domenica 27 giugno 2010

venerdì 25 giugno 2010

New York Menu - quarta puntata

Ci sono due cose su cui modestamente mi picco di avere una discreta cultura:  telefilm polizieschi e  commedie sofisticate americane degli anni d'oro.   Di poliziotti in divisa appoggiati ad un'auto con la scritta NYPD di fianco all'omino  che vende  hot dogs ne vedo   almeno uno a serata  da decenni, e vedo anche almeno una volta al giorno avvocati e magistrati discutere  casi  difficilissimi e fare accordi sottobanco addentando hamburgers presi al chioschetto. Le uniche varianti riguardano la cipolla: c'è che la vuole e chi no. 
  

Nelle  commedie sofisticate il ventaglio di opzioni è  più ampio:  
1) lui e lei  scambiano un brillante battibecco  davanti al chiosco a cui stanno per ordinare il pranzo e in tre secondi sappiamo tutti  che prima della fine del film convoleranno a giuste nozze e vivranno per sempre felici e contenti, due cuori e  un attico in Park Avenue.
2) Lui  invita lei a cena, lei arriva   agghindata  come la madonna di Oropa, lui arraffa  panini e coca cola al chiosco vicino e la porta a cenare sulla panchina di un parco. Lei dopo un momento di smarrimento capisce di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita e noi capiamo che prima della fine del film i due convoleranno a giuste nozze e vivranno per sempre felici e contenti in una brownstone  di mille metri quadri nel cuore del Greenwich Village
3)  Lui e lei ......
Per farla breve: chiosco, attori e quartiere sono variabili praticamente  infinite ma il risultato è sempre lo stesso: i due protagonisti dopo alterne vicissitudini e robuste dosi di street food  convolano a giuste nozze e vanno a vivere in case da favola.


E' per questo che, dopo tre puntate dedicate ai ristoranti, come dire, stanziali, mi sembra doveroso dedicare la quarta ai mille ristoranti mobili  disseminati un po' in tutti i quartieri della città e  con una  miriade di clienti  che per niente al mondo rinuncerebbero al loro pranzo open air. 

 


Vi raccomando  questa esperienza,  anche se a New York ci state pochi giorni e avete una lunga  lista di ristoranti da sperimentare: ricordate che se non provate  almeno una volta  uno di questi meravigliosi  pretzeln non potrete dire di aver  conosciuto il sapore autentico di New York




lunedì 21 giugno 2010

New York Menu - terza puntata



La terza  puntata dedicata ai ristoranti si occupa di Brooklyn, che é uno dei cinque boroughs di cui si compone New York City ed é anche quello che io  conosco un pochino meglio,  dato che la figlia emigrante   ha abitato per un paio d'anni a

Brooklyn   - Carrol Gardens 

The Grocery ,  288 Smiths St tra Sackett e Union st
 
Accogliente, elegante e discreto, con un grazioso cortiletto interno in cui d'estate si cena assai  piacevolmente, anche perché all'esterno, grazie al cielo, nessuno ha ancora avuto l'ispirazione di installare  l'aria condizionata che da queste parti in agosto rende i locali pubblici simili ad un inverno siberiano. Menu incentrato su pochi piatti molto ben curati,  alcuni menu degustazione tra cui più di uno per vegetariani. Prezzi ragionevoli


Union Smith Café - An American Bistro - 305 Smith street
 
 Il ristorante di famiglia americano come ce lo siamo sempre immaginato. Polpettone casalingo e mashed potatoes, bisteccone e french fries, torte di mele con gelato. Presentazioni di un certo garbo e ambiente molto friendly. La seconda volta che ci vai ti sembra di tornare tra vecchi amici. 







L'anno scorso si chiamava  Po'-Brooklyn, da non confondere con il Po' di Cornelia Street e faceva parte della scuderia Batali, ora invece  ha cambiato proprietario e nome ed è diventato BINO ma il locale è sempre lo stesso.
 
Cucina italiana, luci soffuse as usual, menu degustazione intorno ai cinquanta dollari. 


Marco Polo, 345 Court Street, Carrol Gardens
Mi sembra superfluo specificare che si tratta di un ristorante italiano.  L'anno scorso ha celebrato i suoi venticinque anni con un bel concerto sul marciapiede. Musiche da film,  canzoni napoletane e molti evergreen di Gershwin e Cole Porter. Fastosa sala per banchetti   con marmi mogano e  lampadari di cristallo, proprio quello che piace agli italoamericani  del quartiere che infatti qui vengono a festeggiare i matrimoni 

Sweet Melissa - 276 Court Street . E' una pasticceria, non un ristorante. Ideale  per un breakfast o per una tazza di té a metà pomeriggio.

 
Nine D Thai restaurant, 462 Court Street. Ristorante tailandese, il che significa quasi sempre cibo buono, saporito e non unto, ambiente pulito (a differenza dei ristoranti cinesi) e prezzi molto bassi. Una cena in un ristorante tailandese  é  una mano santa per rimettere in carreggiata uno stomaco provato da  overdose di   grassi e fritti


 Fernando's Focacceria 151 Union Street, Subway linea F, 750 metri da Carrol Station. Dal 1904 cucina  siciliana doc. A detta di Tony, pizzaiolo fondamentalista,  il  miglior ristorante italiano di tutta New York City, e scusate se è poco. Pasta con le sarde e panelle  le sue specialità più gettonate.




Brooklyn   - Prospect Heights


Cafe Shane, 794 Washington Ave. Buon localino per un brunch nelle vicinanze del Brooklyn Museum. Se d'estate le temperature dei ristoranti raggiungono livelli polari, in gennaio i termosifoni sono ustionanti,  non avvicinateci il piumino se non volete fondervi una manica.

 




Brooklyn   - Williamsburg


Williamsburg Diner, 85 Broadway angolo  Berry St-  Diner informale per  artisti e nottambuli, ma anche all'ora di pranzo i clienti vengono accolti molto cordialmente, e la cameriera  scrive  menu e ordinazioni direttamente sulla tovaglia di carta.

Peter Luger Steak House - 178 Broadway angolo Driggs Ave - Dicono che serva la miglior bistecca di tutta New York City, per questo le liste di attesa sono  lunghe chilometri, prenotare molto per tempo. No credit cards, solo cash.
 


DOC WINE BAR a Williamsburg, 83 N 7th st angolo Wythe Ave - Un vero ristorante sardo  gestito da veri  sardi. Autentico e non (ancora?) eccessivamente americanizzato
 

Brooklyn   - Greenpoint 
E' il  quartiere polacco, se vi scappa di mangiare bigos, zurek e flaki dovete correre  qui.
























Brooklyn   - Red Hook 

A Red Hook avevamo letto di un nuovo ristorante molto promettente, The Good Fork e ci  abbiamo provato. Naturalmente era giorno di chiusura e così abbiamo ripiegato sul meno blasonato  Hope and Anchor Diner 347 Van Brunt Street, dove ci sono state servite  baked potatoes ripiene di una strana sbobba plasticosa di formaggio dal colore  curioso. E' un'esperienza anche questa. 
   




Brooklyn   - Coney Island  

Non sognatevi di andare a Coney Island senza fare almeno una sosta da Nathan's 1310 Surf Ave all'uscita dalla metropolitana. Se ci capitate in luglio potrete partecipare all'Hot Dog Eating Contest ma vi dovete allenare bene, non sono mica cose che si improvvisano, queste. 








Brooklyn   - Bed Stuy  


Quartiere ricco di appeal suggestivo come pochi altri, a Bed Stuy ho molto ammirato Akwaaba Mansion



fascinoso  albergo che però  non mi pare funzioni anche come ristorante 
i ristoranti che ho incontrato nel quartiere erano tutti più o meno sul genere di quelli che vedete qui sotto e francamente, non sapendo quale consigliare, lascio che siate voi a scegliere in piena libertà.










venerdì 18 giugno 2010

New York Menu - Seconda puntata



 

Seconda puntata della  parzialissima e incompleta guida culinaria  di New York City, che apro con un'informazione di carattere generale: tra la fine di gennaio e la fine di febbraio si può cenare nei più famosi ristoranti   spendendo soltanto  trentacinque dollari, tariffe del 2009, grazie ad
Eat Famously, una manifestazione che la  Città di New York sponsorizza ogni anno. Se l'idea vi alletta rassegnatevi a lunghe code telefoniche per la prenotazione, e non illudetevi di trovare posto nel locale che avreste scelto per primo, le liste di attesa sono lunghissime ma i locali sono parecchi, e tutti all'altezza delle migliori aspettative.

E ora avanti,   quartiere per quartiere



Union Square, Gramercy Park,  Flatiron District 

Tutta la zona è piuttosto signorile, trafficata ma nello stesso tempo tranquilla dalle parti di  Union Square e Gramercy Park, un po' più congestionata vicino al  Flatiron.
Molto frequentata  dai giovani newyorkesi per via dei molti ristoranti e locali di cui è ricca, non sarà difficile nemmeno per voi trovare proprio il genere di  locale che andate cercando, tra le decine e decine che incontrerete 






Casa Mono 52 Irving Place angolo 17th St. E' uno dei  ristoranti di Mario Batali che qui pratica la cucina spagnola, o più precisamente, catalana, immagino con il medesimo rigore con cui nel west village da  Babbo  cucina italiano; però devo dire la verità, quando abbiamo pranzato a Casa Mono  io non avevo la minima idea di chi fosse Mario Batali, e il menu che ci è stato servito: polipetti ai ceci, crocchette di zucca e formaggio e gelato di vaniglia con filetti di prugna, caramello e zafferano, si è dimostrato una delizia autentica. 







Pure Food and Wine , 54 Irving Place. I proprietari sono veri e propri paladini del Raw Food e infatti tutto quel che di commestibile potrete trovare qui è  assolutamente crudo, organic, salutare e  sano. Se non è proprio questo il locale (ma a me sembra proprio di si), è comunque in un  ristorante simile che la Samantha di Sex and The City si sciroppa una barilata  di  tisane prima di stendere tutte le rivali e  assicurarsi  le grazie del biondo e aitante cameriere.









Di 
Medina e  
 e delle sue deliziose  zuppe abbiamo già  parlato  qui.  La trovate al numero 9 di East 17th St, tenetela a mente per quando avrete i piedi disfatti e   lo stomaco che brontola.













Blue Water Grill
, 31 Union Square, ristorante evergreen, elegante, ben curato e con un ottimo servizio. Menu rassicurante senza particolari guizzi di fantasia, ma ben cucinato e ben presentato.  Prezzi abbastanza elevati ma non stratosferici, almeno per quanto riguarda il pranzo. Pochi i  turisti,   per fortuna  discreti e non chiassosi come  quelli che talvolta capitano tra i piedi e ti fanno vergognare di appartenere alla categoria. 



Gramercy Cafe
184 3rd Ave tra  16th St e 17th St dalle parti dell'omonimo parco.  Il solito localino senza infamia e senza lode in cui fermarsi per uno spuntino











Souen Macrobiotic, 28 East 13th street tra University Place e 5th Ave, uno dei tanti  ristoranti macrobiotici in cui generalmente va a pranzare chi come noi possiede solo  figlie vegetariane.






Sappiate comunque che qui  il cibo è buono, e soprattutto i dolci sono assolutamente superlativi.
















Midtown East  

La zona di Fifth Avenue, Park  e Madison Avenue, per intenderci, e poi Empire State  Building, la New York Public Library e il Rockfeller Center, il Moma. E' la zona degli uffici, delle banche e dei negozi di lusso. I marciapiedi brulicano di uomini in giacca e cravatta di botox girls ingioiellate e impelliccite anche quando passeggiano in tuta, e di  impiegate  tutte uguali  nei loro tailleurs grigio scuro, più un consistente numero di turisti alle prese con l'inevitabile  shopping. E' forse il quartiere con la più alta concentrazione di alberghi di lusso e ristoranti di alto livello









 Grand Central Oyster Bar al piano interrato del Grand Central Terminal, tra 42nd st e Park Avenue, è uno di quei  ristoranti   in cui un uomo porta a cena la fanciulla su cui vuole far colpo. Ostriche astici e gamberoni si sprecano, peccato che il posto sia rumorosissimo e la raffinatezza faccia a pugni con le  pacchianissime tovaglie rustiche  a quadretti bianchi e rossi. Camerieri distratti e cucina  abbastanza sciatta. In compenso, prezzi esagerati, soprattutto per quanto riguarda i vini. Chi non volesse svenarsi per un bicchiere di Chablis troverà all'interno della Stazione  mille altri esercizi commerciali tra cui scegliere  tutti i tipi di cucine esotiche possibili e immaginabili.











Four Seasons, 99 East 52nd tra Lexington e Park Ave. Nel lussuosissimo Hotel il ristorante è nientepopodimeno che  L'Atelier di Joel Robuchon.

Va da sè che io ci sono entrata esclusivamente per fare  fotografie ed è per questa ragione  che spero ci andiate voi, a mangiare,  e che mi facciate un dettagliato reportage















Scandinavia House si trova al  58 di Park Avenue. Fate conto di trovare una fetta di Nord Europa in piena Manhattan e tenetela presente per un piacevolissimo break a base di  salmone affumicato e insalata di patate soprattutto se siete in giro con figli  ragazzini, perché per loro c'è a disposizione anche uno scaffale di giocattoli  e libri di Pippicalzelunghe.




Midtown West  


E' il quartiere di Times Square, dei teatri, del Radio City Music Hall,  del Madison Square Garden e dei grandi Magazzini come Macy's      





Great American Health Bar 35W tra 5th e 6th Ave. Dato che gli americani non sembrano fatti per le mezze misure, se decidono che si deve mangiar sano riescono a diventare leggermente ossessionanti. Panini zuppe insalate e frullati, tutto all'insegna della salute. 













Pare che tutti gli attori della  Broadway dei tempi d'oro usassero cenare da Lindy's che sulla 7ma Ave   dispone di due locations: al numero  825, tra 53rd e 54th st,  e al numero  401 7th all'altezza della 32nd st. Le pareti sono tappezzate dalle foto con dedica dei divi più famosi, e ancora oggi Lindy's si picca di sfornare la migliore cheese cake del mondo, preparata secondo la ricetta di New York, e cioè con una base di pasta soffice e morbida molto diversa dalla cheese cake tradizionale che ha come base uno strato di biscotti sbriciolati e legati con burro fuso. Oggi Lindy's ha perso gran parte dello smalto dei giorni migliori e gli è rimasto l'aspetto tristanzuolo del nobile decaduto.





Club 21 , 21 West 52nd st tra 5th e 6th Ave, un vero tempio della cucina americana alta. Molto apprezzato anche come set cinematografico, sono stati girati qui  Eva contro Eva, Misterioso Omicidio a Manhattan e Wall Street, tanto per citare i primi titoli  che mi vengono in mente. Dress Code  rigoroso, se voi calzate scarpe da ginnastica o vostro marito non porta la cravatta non illudetevi che vi lascino entrare.   Per la cronaca: noi non ci abbiamo mai neppure provato.







Rosie O'Grady's Saloon 800 7th Ave angolo 52nd st,  è il primo ristorante di New York in cui abbiamo cenato nella nostra prima visita, correva l'anno 1986.
Per questo lo ricordo con un  affetto particolare, così come ricordo ancora il sapore del mio Steak and Kidney Pie, un po' perché la prima volta non si scorda mai, e un po' perché il rognone con cui era stato cucinato  non   aveva soggiornato a sufficienza nell'acqua e aceto. I miei avevano ordinato pesce, e a loro era andata molto meglio.



Bryant park Grill and Cafe si trova davanti a Bryant Park  e alle spalle della New York Public Library, gran bel ristorante, cucina  americana tradizionale, d'estate si pranza anche all'aperto. I prezzi sono abbastanza elevati, ma il posto, sia dentro che fuori, è veramente bello e vale la spesa.













 Petrossian ristorante e caffetteria al piano terra della esagerata e pomposissima Alwyn Court, 182 W 58th st angolo 7th ave, offre il caviale migliore di tutta New York City. Se, come ho fatto io, vi saprete accontentare di un caffè, o se beccherete la prenotazione con  Eat Famously, non avrete bisogno di chiedere un  mutuo per sedervi ad un tavolo






Russian Tea Room 


frequentata all'inizio   dai nobili russi in esilio  è diventata  in seguito il locale preferito   dalla gente dello showbiz, la trovate  al 150 West 57 St.
A me è piaciuto molto far finta di sedere sulla stessa sedia di Tootsie. Ma mi sono piaciute anche molto le sue uova Benedictine
  









C'è un Café Europa ed un Europa Café, e sono entrambi dalle parti della   Carnegie Hall . Non ricordo in quale dei due io sia andata, ma il panorama che vedevo dal mio tavolino verso la strada era la sagoma della inconfondibile sala da concerto, l'ambiente era confortevole e rilassante, con bei tavolini in legno naturale e il  cibo era gradevole fresco e ben cucinato.





Hell's Kitchen  :  ho cercato in rete l'indirizzo di cui non avevo preso nota  ma ho trovato nella stessa zona tre o quattro  ristoranti con lo stesso nome,  uno di questi è messicano. Il link che  riporto, in ogni caso,  conduce  allo stesso locale  in cui una domenica di maggio ci  è stato servito un brunch che nulla aveva a che vedere con la cucina messicana e che era spettacoloso. Questo Hell's Kitchen  si trova tra la 9 e la 10 Ave, se passate da quelle parti date un'occhiata, perchè vale la pena.


    
 



Central Park 




La maniera migliore per pranzare al Central Park è senza ombra di dubbio quella di stendere una tovaglia sull'erba e fare un pic nic. Non c'è bisogno di darsi tanto da fare per gli approvvigionamenti, a poche decine di metri troverete chioschi che vi venderanno succulenti hot dogs e bibite fresche, e  tutti i deli (Deli sta per delicatessen, e indica un tipo di esercizio commerciale molto diffuso in Usa, ne riparleremo) della zona offrono come take away  una  scelta infinita di piatti cucinati  ed insalate  pronte da mangiare.  Un avvertimento: ricordate che è vietato consumare alcolici all'aperto. Non portate bottiglie di vino oppure, se il pericolo è il vostro mestiere, fate come fanno in tanti: nascondete la bottiglia dentro un sacchetto di carta. I vigili di solito chiudono un occhio.



La mitica Tavern on the Green che si trovava a  West 67 st all'interno di  Central Park, è stata chiusa il 31 dicembre 2009. Rubo dal web  una foto della sala, così  fastosa  opulenta e  kitch  che sarebbe stato  un vero peccato non celebrarla per un'ultima volta. 





Upper East Side  

E' la zona dei Musei, ce ne sono talmente tanti  che  la Fifth Avenue qui viene detta Museum Mile, il miglio dei Musei. Metropolitan, Guggenheim, Frick Collection e Neue Galerie, sono tutti qui nel raggio di poche centinaia di metri e non sono gli unici. Vi troverete da queste parti più di una volta, e per pranzare vi consiglio di fermarvi alla caffetteria del museo che starete visitando. Non sono niente male, né dal punto di vista del cibo né dal punto di vista dell'ambiente che é sempre signorile e discreto.




















Poco lontano dal Museum Mile, in Madison Avenue al numero 761, c'è la caffetteria Nespresso Boutique Bar, ottime quiches ed insalate da accompagnare con caffè e cappuccino, una volta tanto  fatti come Dio comanda.

 







ma in zona troverete ancora  decine di altri localini gradevoli e graziosi, come questo Nectar of 82nd st, che si trova al numero 190 di Madison Ave all'angolo con la 82 st
 



Upper West Side  


Anche  gli abitanti di questo quartiere non si possono definire  indigenti anche se sono leggermente meno ricchi e leggermente più giovani dei loro colleghi dell'Upper East, sull'altro lato di Central Park. Da questa parte c'è il Lincoln Center, il Museo di Storia Naturale, e molti dei più famosi edifici affacciati sul parco, uno fra tutti il Dakota Building.  
Non vi darò molte indicazioni perchè la maggior parte dei ristoranti della zona che ho potuto conoscere direttamente  sono stati chiusi, e in ogni caso i miei consigli non sarebbero fondamentali.  Citerò soltanto 




           Grey Papaya al 2090 di Broadway angolo W 72nd st, il più grosso tra i ristoranti della  catena specializzata in  Hot Dogs  che ha parecchie altre succursali in giro per la città













Vince and Eddie's, al numero 70 di West 68th St. locale un pochino lezioso ma carino, con la bellezza di tre caminetti ed un giardino interno in cui cenare d'estate, specializzato in portate a base di carne. Dress Code casual elegante (la cravatta non è obbligatoria, ma se vi presentate in  ciabatte e calzini corti vi rimandano gentilmente indietro) e  prezzi alti. 



(continua)



LinkWithin

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin