Ci sono due cose su cui modestamente mi picco di avere una discreta cultura: telefilm polizieschi e commedie sofisticate americane degli anni d'oro. Di poliziotti in divisa appoggiati ad un'auto con la scritta NYPD di fianco all'omino che vende hot dogs ne vedo almeno uno a serata da decenni, e vedo anche almeno una volta al giorno avvocati e magistrati discutere casi difficilissimi e fare accordi sottobanco addentando hamburgers presi al chioschetto. Le uniche varianti riguardano la cipolla: c'è che la vuole e chi no.
Nelle commedie sofisticate il ventaglio di opzioni è più ampio:
1) lui e lei scambiano un brillante battibecco davanti al chiosco a cui stanno per ordinare il pranzo e in tre secondi sappiamo tutti che prima della fine del film convoleranno a giuste nozze e vivranno per sempre felici e contenti, due cuori e un attico in Park Avenue.
2) Lui invita lei a cena, lei arriva agghindata come la madonna di Oropa, lui arraffa panini e coca cola al chiosco vicino e la porta a cenare sulla panchina di un parco. Lei dopo un momento di smarrimento capisce di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita e noi capiamo che prima della fine del film i due convoleranno a giuste nozze e vivranno per sempre felici e contenti in una brownstone di mille metri quadri nel cuore del Greenwich Village
3) Lui e lei ......
Per farla breve: chiosco, attori e quartiere sono variabili praticamente infinite ma il risultato è sempre lo stesso: i due protagonisti dopo alterne vicissitudini e robuste dosi di street food convolano a giuste nozze e vanno a vivere in case da favola.
E' per questo che, dopo tre puntate dedicate ai ristoranti, come dire, stanziali, mi sembra doveroso dedicare la quarta ai mille ristoranti mobili disseminati un po' in tutti i quartieri della città e con una miriade di clienti che per niente al mondo rinuncerebbero al loro pranzo open air.
Vi raccomando questa esperienza, anche se a New York ci state pochi giorni e avete una lunga lista di ristoranti da sperimentare: ricordate che se non provate almeno una volta uno di questi meravigliosi pretzeln non potrete dire di aver conosciuto il sapore autentico di New York
4 commenti:
o sì, i monumentali pretzel (un pezzo basta a sfamare una famiglia) non si possono lasciare sul carretto!
un abbraccio
eu
Hai proprio ragione Dede, di scene così se ne vedono ogni volta che si accende la tv, vista la miriade di prodotti americani che ci bombardano ogni giorno....e sembra quasi di essere a casa....e visto che il mio standard di pranzo in viaggio assomiglia tanto a questo, stai sicura che se mai mi capiterà di passare da quelle parti seguirò senz'altro il tuo consiglio!
Ciao!!!
Bene...i gialli, lunghi o corti, mi hanno sempre intrigato...ultimamente ne vedo due di seguito...ma mi addormento e non conosco mai il finale!
Tutto il mondo è paese...cibo da strada, come le brustoline, le mistocchine, gnocco fritto, erbazzone...anch'io mi ci butto, anche se con un po' di riserva...
Grazie delle escursioni toste che fai!!!
Buona fine di settimana!
promesso ...un pretzel è sicuramente già prenotato ;-))
Posta un commento