Se anche non nutrite un amore sviscerato per i cantieri e delle Halles in via di demolizione vi importa meno di zero, ci sono almeno due ottimi motivi per non rinunciare ad una passeggiata da quelle parti.
Prima di tutto, per la gotica Chiesa di Saint'Eustace la cui origine è piuttosto curiosa. Succede che nel tredicesimo secolo il re Filippo Augusto ha bisogno di soldi e chiede un prestito a Jean Alais, ricco borghese. Arriva il momento di onorare il debito ma il re non ha il becco di un quattrino, e autorizza il suo creditore a trattenere un denier da ogni cesta di pesce venduto alle Halles. Queste ceste devono essere davvero parecchie, perchè in breve Alais ha incassato molto più di quanto gli era dovuto, e con il surplus fa' costruire una cappella. La dedica in un primo tempo a sant'Agnese poi però, e non ho la minima idea delle ragioni, nella cappella vengono portate le reliquie di sant'Eustachio, e la povera sant'Agnese passa in cavalleria.
La chiesa ha alte navate, archi rampanti, una quantità incredibile di vetrate
una miriade di doccioni uno diverso dall'altro
La costruzione è durata dal 1532 al 1637, più di un secolo, durante il quale il progetto deve esser stato rimaneggiato più di una volta per aggiustamenti e modifiche che hanno portato a soluzioni architettoniche inusuali come questo ingresso che si apre, abbastanza sorprendentemente, in diagonale
Saint'Eustache ha tenuto a battesimo gente del calibro di Moliére, Richelieu e Madame de Pompadour e ospita le tombe di Rameau, Marivaux e Colbert
Poche decine di metri più in là, in Rue Jean-Jacques Rousseau,
c'è la sede di un altro ParadisoArtificiale a cui è pressocché impossibile restare indifferenti
DEHILLERIN, un'azienda quasi bicentenaria specializzata in forniture professionali per ristoratori e pasticceri. Che la clientela sia fatta di professionisti del settore si capisce subito: le sue vetrine hanno il medesimo appeal di certi magazzini di ferramenta davanti a cui la maggioranza tira dritto senza manco vedere, e una minimissima percentuale di cultori della materia è capace di imbambolarsi per ore in muta contemplazione.
La tortiera Tour Eiffel la trovate qui
E questo è il catalogo , che in un impeto di generosità verso i miei lettori ho copiato e incollato, dovrebbe essere sufficiente cliccare sulle singole voci per poterlo scaricare
Le catalogue Dehillerin comporte les produits classiques et n'est pas exhaustif. N'hésitez pas à nous interroger pour tout produit que vous n'y auriez pas trouvé.
Téléchargez les rubriques de votre choix (au format PDF)
- Alu - inox - [PDF] - 2,5 Mo
- Alu anti-adhésif - [PDF] - 550 ko
- Aluminium induction - [PDF] - 1,8 Mo
- Cuivre - [PDF] - 3,2 Mo
- Cuivre - inox - [PDF] - 1,7 Mo
- Tôle noire - [PDF] - 600 ko
- Fonte - [PDF] - 1,6 Mo
- Ustensiles - [PDF] - 3,5 Mo
- Moules - [PDF] - 4,2 Mo
- Coutellerie - [PDF] - 2,9 Mo
- Bacs - [PDF] - 1,7 Mo
- Machines - [PDF] - 1,8 Mo
- Porcelaine et verre - [PDF] - 600 ko
- La table - [PDF] 1,1 Mo
- Usage unique - [PDF] - 550 ko
- Librairie - [PDF] - 550 ko
- Dimensions et contenances - [PDF] - 200 ko
11 commenti:
mamma mia Dede! Nel tuo resoconto mi ci perdo.....
ancora di più in quel posto di meraviglie, sono sicura che farei grossi danni, soprattutto alla carta di credito...
ho nostalgia di Parigi, chissà quando potrò tornarci....
intanto mi godo i tuoi racconti, e mi sembra di essere lì....
lì dentro anche chi è ciuccio in cucina diventa abile come Ratatouille
Ma questo negozio è una grotta di Alì Babà! Uno di quei luoghi in cui mi trasformo in una sorta di erinni e, rotto ogni freno inibitore, sono capace di spendere cifre imbarazzanti, con grande sconcerto del coniuge.
Saluti affettuosi, Dede!
Penso che spenderei cifre assurde anch'io che non so cucinare.
Grazie a te quando tornerò a Parigi, la vedrò con altri occhi.
Un abbraccio
trovo bellissimi questi tuoi post su Parigi. Grazie!
p.s.
aspetto di avere un po' di tempo per potermi gustare con calma quelli su Le Corbusier
Meraviglia, quella zona mi piace così tanto, ci sono stata diverse volte ma ci tornerei in continuo, Dehillerin poi è uno spettacolo, impossibile uscire a mani vuote, pensa che ci ho acquistato ben 2 pentole di rame stagnato, una da risotto e un polsonetto, e ce le siamo trascinate a casa in treno! Baciotti, grazie per questi post.
Mi associo a Duck.
Anche se la mia vena gastronomica si è beffardamente abbassata al quasi nulla da quando sono pendolare per lavoro, qui dentro potrebbero venirmi irrefrenabili istinti di ..."Casalinghitudine".
Adesso però, s'il te plaît, non postarmi qualcosa su meravigliose librerie parigine, sennò fra questo negozio e la libreria vado in bancarotta.
Bye&besos domenicali
Lo voglio. Il negozio, dico.
L'ultima volta che sono stata a Parigi (proveniente da Londra) io e la mia amica parigina T ci siamo date appuntamento proprio davanti il portone di Saint'Eustache e siccome per me era un luogo nuovo, prima di andarcene abbiamo fatto una capatina all'interno e devo dire che è stata una piacevolissima sorpresa...
oh..il catalogo!
un attentato al mio pomeriggio ma..delicius! Grazie
Sigh!!!!!! contemplazione a distanza di tutte quelle cose che servono...servono? Una delizia per gli occhi! Capisco sempre più perche hai detto che NON si può solo andare alla Louvres!
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