Le mie di solito sono le scoperte dell'acqua calda e quando mi accorgo di una moda, generalmente si tratta di qualcosa che i bene informati hanno già ampiamente assimilato e sovente anche già archiviato. Questa volta si tratta del Cafe Gourmand, delizia da cui io sono stata folgorata solo recentemente mentre, stando all'autorevole wikipedia le sue prime apparizioni nei ristoranti parigini risalgono al lontano (si fa' per dire) 2005.
Sempre stando a wikipedia, il successo del "café gourmand", che riunisce in una sola portata il caffè e una piccola scelta di dessert diversi, sta nel fatto che non soltanto permette di ridurre il tempo dedicato alla pausa pranzo ma soprattutto dà la possibilità di assaggiare più dolci in una sola volta senza sentirsi in colpa per le calorie ingurgitate, e regala anche un pizzico di mistero e di sorpresa, visto che nessun menu svela quali saranno i mini dessert che il cliente si troverà nel piatto.
Si tratta molto spesso di mini-mini porzioni di mousses di cioccolata, composte di frutta, crème brûlée, piccole madeleines o minuscole mini tatin di mele preparate appositamente, anche se in qualche caso è lecito il sospetto che i piccoli deliziosi minidessert altro non siano che gli abili ricicloni dei deliziosi maxidessert avanzati dal giorno prima, ma non vorremo mica sempre andare a cercare il pelo nell'uovo, no?
quello che conta è che, qualsiasi sia la scelta dei dessert, qualsiasi sia il ristorante in cui lo si gusta, è quasi impossibile rimanere delusi
8 commenti:
Ciauuuuu!!!
Si ufficializza, passandolo prima da un esteta, quel miscuglio casareccio che (s)compongo io in tavola al mattino, con quelle cosette, anche dal freezer (chi lo vede? Sono io la prima a fiondarmi in cucina!), da cubotti di crostata, che faccio sembrare pasticcini, o pinze (dolci) scarrozzate a bocconcini su un piattino ecc...
Buono a sapersi, si impara sempre qualcosa...ammesso che la WP sia davvero affidabile, non si firmano mai!
Buona giornata!!!
Ivana, wikipedia a parte, il cafe gourmand l'ho provato più volte e bisogna riconoscere che è un'idea furbissima e molto intrigante. un salutone!
a Berlino non usa.
braccino corto e ancestrali restrizioni al piacere?? ..poesse
Io una cosa del genere l'ho provato per la prima volta in Germania a Mainz (un caffè lungo con pezzetti di torte varie) e l'ho riscoperta un bar di via Zamboni a Bologna col nome più casereccio di "caffè e pasticcini". Certo che a Parigi, deve essere un'altra cosa!!!!
Ciao amici!
Scusate, mi sono intrufolata nel Blog di Grazia...e ne sono rimasta incantata, complimenti...non ho tempo di andare in giro, ma vale la pena di tornarci e di imparare molto!
Un abbraccio!
Dede,
andando io poco in giro per colazioni metropolitane, data la mia periferica solitudine in paese di campagna, tengo conto delle cose particolari che riporti dai tuoi viaggi...che mi fanno sognare!
Nishanga bentornata! dove eri andata a nasconderti?
Grazia sì, a Parigi è sempre un'altra cosa!
Ivana sono contenta di aver cooptato un'altra fan al blog di grazia
J"adore!!!!
Meravigliosi! sai l'espressione "ho bisogno di zuccheri"? Beh, trovo che qui venga sublimata!
Buon fine settimana
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