Dalle stoffe all'elettronica alle stoviglie ai cosmetici, ci si può trovare letteralmente di tutto. E se qualcosa per caso non si trova, nel giro di dieci minuti puoi star sicuro che te lo procurano.
La Fabrique Artisanale Sandaga è una grossa sartoria situata nel grande edificio centrale. Ci si arriva attraversando un corridoio buio. Parecchio buio. E dopo aver incespicato in almeno un paio di gradini si entra in un dedalo di minuscoli bugigattoli dove un numero imprecisato di uomini lavora dalla mattina alla sera su macchine da cucire vecchie come il cucu.
Tra un bugigattolo e l'altro, lungo altri corridoi, altri uomini si occupano di stirare stendere appendere e impilare i manufatti.
L'ultimo grande stanzone è riservato alla vendita. Sui ripiani si allineano pezze di mille colori che definire sgargianti è riduttivo. Le donne ne ricavano lunghi abiti molto elaborati che le fanno sembrare tutte dee splendide e altere, e che purtroppo invece addosso ad una europea la fanno giusto sembrare agghindata per una festa di carnevale.
Oltre alle pezze di stoffa ci sono tovaglie, grembiuli, borse e Tshirt che io ho comprato per gli uomini di famiglia.
3 commenti:
Vedi che l'India ritorna spesso in questi post-parallelismi!
Perfettamente d'accordo con te sul nostro impaccio nell'indossare i loro abiti. Si rimane sempre affascinati invece dalla disinvoltura con cui le donne del nero ( ! ) continente li portano.
p.s.
sono sul cavallo ma sono sempre io, Giacinta:-) ( ciao! )
Nela San, è la globbbbalizzazione.
Ciao Giacinta, che piacere ritrovarti!
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