venerdì 3 novembre 2017

Fabrique Artisanale Sandaga

il Marché Sandaga, al fondo dell’Avenue Georges Pompidou, è il mercato più affollato, caotico e vivace di Dakar.
Dalle stoffe all'elettronica alle stoviglie ai cosmetici,  ci  si può trovare letteralmente di tutto. E se qualcosa per caso non si trova, nel giro di dieci minuti puoi star sicuro  che te lo procurano.



La Fabrique Artisanale Sandaga è una grossa  sartoria situata nel  grande edificio centrale. Ci si arriva attraversando un corridoio buio. Parecchio buio. E dopo aver incespicato in almeno un paio di gradini  si entra  in un dedalo di minuscoli  bugigattoli dove  un numero imprecisato di uomini lavora  dalla mattina alla sera  su macchine da cucire vecchie come il cucu.  


















Tra un bugigattolo  e l'altro, lungo  altri corridoi,  altri uomini  si occupano di stirare  stendere appendere  e impilare i  manufatti. 


















L'ultimo grande stanzone è riservato alla vendita. Sui ripiani si allineano pezze di mille colori che definire sgargianti è riduttivo. Le donne ne ricavano  lunghi abiti  molto elaborati che le  fanno sembrare tutte  dee splendide e altere,  e che purtroppo  invece addosso ad una europea la fanno giusto sembrare agghindata  per una festa di carnevale.   





Oltre alle pezze di stoffa ci sono   tovaglie, grembiuli, borse e Tshirt che io ho comprato per gli uomini di famiglia.



Tornata in Italia ho scoperto l'etichetta. Ci sono rimasta male.

3 commenti:

Nela San ha detto...

Vedi che l'India ritorna spesso in questi post-parallelismi!

Giacinta ha detto...

Perfettamente d'accordo con te sul nostro impaccio nell'indossare i loro abiti. Si rimane sempre affascinati invece dalla disinvoltura con cui le donne del nero ( ! ) continente li portano.

p.s.
sono sul cavallo ma sono sempre io, Giacinta:-) ( ciao! )

dede leoncedis ha detto...

Nela San, è la globbbbalizzazione.
Ciao Giacinta, che piacere ritrovarti!

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