sabato 9 ottobre 2010

Simone Weil, Interviste e IDFA

Si parla poco di  Simone Weil
Del poco che mi è rimasto in mente   ricordo di averne sentito parlare  al liceo  si e no un paio di volte come di  una tra le tante decine  di filosofi il  cui pensiero  non c'è tempo  di approfondire. Sembra strano ma  al liceo, o almeno quando ci andavo io,  non c'era mai  tempo per gli  argomenti davvero  interessanti.  Ah, un'altra cosa, sempre al liceo,  ricordo di aver sentito  a  proposito di Simone Weil: un commento sarcastico sulla sua bizzarra partecipazione  alla guerra civile spagnola.  Per onestà devo sottolineare che il giudizio  opinabile  non arrivava dal professore di storia ma da quello di religione.



Il poco altro che su Simone Weil  avevo letto nel corso degli anni,  in maniera disordinata e approssimativa,  mi aveva restituito  di lei un ritratto complesso e troppo  difficile da incasellare:    impulsiva e  razionale nello stesso tempo,  lucida e però anche incredibilmente ingenua,  in poche parole una personalità di grandissimo fascino ma impossibile da decifrare.

 

Queste poche e confuse idee mi sono state comunque sufficienti per  tifare ancora di più  per  Intervista a Simone Weil,  film documentario girato a New York e firmato da Julia Haslett e da Fabrizia e che, dopo una gestazione lunga e travagliata a causa di enormi  difficoltà economiche,  ha finalmente visto la luce.
E devo arguire  che nonostante i pochi soldi a disposizione delle autrici questo film  non  deve essere riuscito  niente male, dal momento che è stato selezionato per la partecipazione a  IDFA, il festival del documentario  più importante del mondo che ha sede ad Amsterdam e che quest'anno si svolgerà alla fine di novembre.  Questo, se volete, è il trailer sottitolato in italiano. e qui trovate la sua  pagina su Facebook. 



P.S. Ho un futuro come P.R.?

5 commenti:

ivana ha detto...

Sì, sai fare bene le PR!!

Una mia amica, tanti anni fa, prese la laura anche in lingua francese con tesi su S.W e io l'aiutai...così, allora, ne capivo qualcosa...poi come si sa...tutto va nel dimenticatooio, anche se le tracce, nel subconscio rimangono!!!
Bene, mi riservo di seguire le tue di "tracce" appena ho finito 'sta faticaccia per il pranzo di domani!!!
Torno!!!
Complimenti intanto a Fabrizia e tutto il successo possibile!!!!

Ciauuuu!!!

Phivos Nicolaides ha detto...

So interesting. Have a great day!

Carla ha detto...

Non conosco praticamente niente di Simone Weil, ogni tanto il suo nome ha incrociato la mia vita ma non ho mai approfondito come invece sembra meritare. Questa è l'occasione per farlo. I tuoi spunti sono sempre interessanti e spero di poter riuscire a vederlo prima o poi questo documentario, mi ha incuriosito molto. Grazie!

dona ha detto...

Grazie a te Dede, il piacere è mio. Se ti fa piacere scambiamo i link, che ne dici? dona

Gracie ha detto...

Cuore di mamma non si smentisce mai, vero? In bocca al lupo per il documentario.
P.S. io ho fatto ragioneria, una scuola considerata "tecnica" quindi immaginati come posso aver fatto letteratura, meno male che dopo ho recuperato per conto mio!

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