E' passato su Sky in queste settimane Midnight in Paris, un distillato di pura delizia per una come me che ha da sempre un debole per Woody Allen e che a partire dai tempi del liceo ha letto e riletto non so quante volte questi due libri
fino a ridurli a brandelli. Non scherzo.
La trama del film la conoscono tutti, così come tutti sanno che tra gli interpreti era stata arruolata anche la mia concittadina Carlà, ex prèmiere dame e, se tanto mi dà tanto, a quest'ora probabilmente in procinto di diventare anche ex madame Sarkozy, la quale incarna, nemmeno così male come malignamente ci saremmo aspettati, il ruolo di guida al Museo Rodin
Il Museo è ospitato nell'ultima casa in cui Rodin ha abitato, che era stata costruita in origine per un parruccaio, e tralascio ogni considerazione sulle disponibilità economiche dei parruccai dell'epoca, in cui abitarono anche Rainer Maria Rilke, che di Rodin fu segretario, Jean Cocteau, Henri Matisse ed Isadora Duncan. Va da sé che si tratta di un museo interessantissimo perché oltre a molte delle opere più famose raccoglie anche quadri e disegni di Monet, Renoir, Van Gogh e molti lavori della bellissima e sfortunata Camille Claudel,
che dopo esser stata sua modella, amante, discepola, collaboratrice e co-autrice di tante sculture (mani e piedi, ad esempio, erano modellati da lei o derivavano da studi che lei aveva preparato per lui), ispiratrice e chi sa quante altre cose ancora, quando dovette rendersi conto che Rodin non avrebbe mai lasciato Rose, la moglie semianalfabeta da cui aveva avuto un figlio, finì internata in manicomio. Ci rimase per trent'anni e fino alla morte, rifiutata anche dalla madre e dal fratello, nonostante avesse ripetutamente implorato
Se tu mi concedessi soltanto la stanza della signora Régnier e la cucina, potresti chiudere il resto della casa. Non farei assolutamente nulla di riprovevole. Ho sofferto troppo...
Mi sono sempre chiesta come sia possibile che in uno stesso individuo possano convivere grandezza artistica e grettezza umana e finora non sono riuscita a capacitarmene. Ma considerando lo scultore, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, e riconoscere che Rodin, grande, lo è davvero.
Nel grande giardino, il terzo giardino privato di Parigi per grandezza, sono collocati alcuni dei suoi capolavori più conosciuti, tra cui lo straordinario Balzac che, ritratto in una ruvida veste da camera e con la folta capigliatura scarmigliata, aveva suscitato tanto scandalo presso Société des Gens de Lettres che lo aveva commissionato
l'ancora più famoso Pensatore
e il gruppo dei Borghesi di Calais,
(copio da wikipedia) .........celebrativo dell'eroica resistenza opposta dalla cittadina agli invasori inglesi nel XIV secolo. Il gruppo rappresenta i cittadini nel momento in cui decidono, uno dopo l'altro, di darsi volontariamente come ostaggi agli inglesi per salvare la città. Rodin, rifuggendo dalla retoricità, rappresenta i singoli cittadini laceri tormentati e in ceppi. La collocazione su un piedistallo venne decisa dall'autorità pubblica di Calais, mentre l'artista pensava ad una soluzione che coinvolgesse i passanti in modo teatrale; egli stesso scriverà:
io volevo [...] far cementare le mie statue, una dietro l'altra, davanti al municipio di Calais, proprio nel mezzo al selciato della piazza, come una corte vivente di sofferenza e sacrificio. Sarebbe sembrato così che i miei personaggi si ergessero dal Municipio al campo di Edoardo III; e gli attuali abitanti di Calais, quasi sfiorandoli nel passare, avrebbero meglio sentito l'antica solidarietà che li lega a questi eroi. Sarebbe stato, credo, di grande effetto. Ma rifiutarono il mio progetto e mi imposero un piedistallo tanto deforme quanto inutile. Hanno sbagliato, ne sono certo.
7 commenti:
ciu! non conoscevo questa storia...andrò al cinema...tutto Ok??
Ho visto il film di Woody Allen ma forse non ero di umore giusto e non mi è piaciuto. Gli darò una seconda possibilità.
Invece mi piace- e molto- il tuo itinerario alla scoperta del grande Rodin. Lo seguirò la prossima volta, in cui andrò a Parigi, indossando scarpe da ginnastica, ovviamente!
carampane in tiro in Paris...
Non conoscevo questo luogo, grazie!
il racconto, le foto...il viaggiare con te dopo...grazie
Adoro Woody Allen eh ho visto Midnight in Paris prima di andare a Parigi per la prima volta e quando sono tornata.
Purtroppo non sono riuscita ad andare al museo Rodin, ma conto di rimediare perchè mi è venuto il mal di Parigi e già non vedo l'ora di tornarci. :)
@ Antonietta grazie, tutto abbastanza OK
@ Grazia credo fosse inevitabile che il film mi piacesse "a prescindere", ma, come ho detto altrove alla nostra amica Duck, io sono un caso a parte
@ Giacy.nta allora è necessario colmare subito la lacuna! quando parti?
@ Puddin prima o poi riusciremo a fare un viaggio insieme?
@Chandana il mal di Parigi è una patologia che condividiamo, piacere di fare la tua conoscenza
Quanto devo viaggiare ancora!
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