martedì 26 maggio 2009

Il Millennium Bridge è un ponte pedonale in acciaio che attraversa il Tamigi tra la zona di Bankside in corrispondenza della Tate Modern e la City, seguendo un allineamento perfetto e molto suggestivo in direzione della cattedrale di St. Paul, e questo è un particolare da non sottovalutare grazie al quale anche il più inetto dei fotografi dilettanti difficilmente riesce a sbagliare l'inquadratura. Il progetto è di Norman Foster e Ove Arup con la consulenza artistica dello scultore Anthony Caro. Come dire il meglio del meglio, le grandi star, i mostri sacri dell’architettura mondiale, i quali, un po’ per i vincoli urbanistici vigenti e molto con l'intento di migliorare la visibilità dal ponte, decisero di collocare i cavi di sostegno al di sotto del piano di camminamento, una soluzione molto felice che conferisce alla struttura un aspetto elegante di grande snellezza. Si cominciò a costruirlo verso la fine del 1998 , i lavori durarono fino al 2000 e sforarono di un paio di milioni di sterline i preventivi di spesa. Finalmente il 10 giugno del 2001 il ponte fu inaugurato. E dopo due giorni subito chiuso di corsa, perchè anche i più grandi progettisti, nè più e nè meno come l’ispettore Rock, qualche volta commettono un errore, e non solo sulla marca della brillantina: in questo caso, semplicemente non avevano tenuto nel giusto conto le oscillazioni orizzontali indotte dal passaggio di lunghe colonne di pedoni in fila. Per essere pignoli, il fenomeno non era imprevedibile, visto che già la mia maestra delle elementari ci spiegava che per evitare pericolosi effetti di risonanza quando si attraversa un ponte il generale ordina ai soldati di rompere le righe. Non credo che la mia maestra ne sapesse più di Foster e Arup, per cui mi viene da pensare che probabilmente i progettisti non avessero previsto un successo tale da far accorrere in poche ore decine e decine di migliaia di persone. Va bè, quel che è stato è stato, quel che conta adesso è che dopo un paio d’anni, un bel po’ di indagini approfondite e una serie di lavori costati cinque milioni di sterline, il ponte è stato riaperto e ora lo si può percorrere in tutta tranquillità senza doversi per forza avvinghiare al mancorrente.

3 commenti:

Fabipasticcio ha detto...

Da veneziana adottiva, quando sento parlar di ponti, me ne viene in emnte solo uno...quello che adesso è orribilmente sfigurato da impalcature per lavori...Odi et amo diceva il poeta alla sua amata e da queste parti lo dicono al ponte.
Grazie per la bellissima inquadratura della cattedrale.
So poco di architettura, ma a me Cristopher Wren piace assai
sono demodee???
Baci

Antonietta ha detto...

ancora un english post da urlo

Rita e MImmo ha detto...

Peccato la bruttezza della cupola di St. Paul, scopiazzamento mal riuscito di San Pietro.

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