venerdì 12 ottobre 2018

Au Bon Marché

Anche chi a casa propria si farebbe tagliare un braccio pittosto di varcare la soglia di una Upim qualsiasi, a Parigi cede al richiamo di uno dei suoi fascinosi   Grandi Magazzini . A onor del vero va detto che da parte sua  Parigi ce la mette tutta perchè non passino inosservati,


e li agghinda  con superba opulenza  a seconda del calendario





Sono tutti situati sulla  riva destra tranne il più prestigioso, il più chic, il più elegante, il più raffinato  di tutti: il Bon Marché,

Nato nella prima metà dell'ottocento come  semplice merceria  all'angolo tra rue de Sèvres e rue du Bac,  per opera dei fratelli  Videau, vendeva  tessuti, accessori per cucire, ombrelli e biancheria da letto. 
Nel 1852 i fratelli danno vita ad una società con il loro impiegato  Aristide Boucicaut e  la  di lui moglie, e saranno proprio  loro ad imprimere la svolta che farà fare il salto di qualità alla  merceria, trasformandola in un moderno   grande magazzino, il primo di Francia e probabilmente anche d'Europa. Sui capi  compare l'etichetta con il prezzo,   il margine di guadagno è basso  però le vendite aumentano considerevolmente e il magazzino inaugura la formula soddisfatti o rimborsati. In breve, la coppia Boucicaut ha capito  che non basta vendere, bisogna instillare nella gente  il desiderio di acquistare. 


In poche parole, stanno  inventando il consumismo.  Nel 1869 il  Bon Marché è  una solida realtà, i Boucicaut sono  soli al comando e danno  corpo ad idee ancora più innovative ed ambiziose per sviluppare le vendite. Creano i saldi, le settimane del bianco, le vendite su catalogo.  Certamente l'idea più visionaria di tutte ce  l'ha Marguerite Boucicaut, che avvia il progetto del  Lutétia Hotel, 



un albergo di super lusso destinato ad accogliere i clienti stranieri. 


Sarà inaugurato nel 1910, purtroppo soltanto dopo la morte della coppia. Altro purtroppo, ma questo riguarda soltanto me, quando ci sono passata davanti era in fase di ristrutturazione e non ho potuto ammirare altro che il telone di protezione. Ora leggo che è stato finalmente riaperto e che  il restauro è superlativo,  ma io non ho più molte occasioni di tornare a Parigi per cui il ricordo resterà legato soltanto al telo e va là.
      

Ma per tornare al Bon Marché, due parole vanno spese anche per ricordare  che i coniugi Boucicaut hanno avuto lungimiranza anche rispetto al  trattamento dei dipendenti, che nel lontano 1877 erano  1788 e potevano già contare sul riposo settimanale retribuito,  fondo di previdenza e fondo pensione, oltre ad avere a disposizione la mensa gratuita.    Dati i tempi di trattava di una grossa   rivoluzione sociale, infatti le  prime leggi sull'istituzione del riposo settimanale in Francia risalgono solo al 1906.
Ignoro  quale sia il trattamento dei dipendenti oggi, ma  forse è meglio così.
 



5 commenti:

Ester ha detto...

Finalmente di nuovo i tuoi réportages!

dede leoncedis ha detto...

GRAZIE! avevo bisogno di incoraggiamento

Unknown ha detto...

Era un bel po' che non ti si leggeva!ci mancavi. Restiamo in attesa di altro. Hai un modo così piacevole nel raccontare!!

dede leoncedis ha detto...

Grazie Frida Kunze

yosabrams0918 ha detto...

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