Costruite nel decennio tra il 1885 e il 1895, le Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie sono uno dei più imponenti e significativi insediamenti industriali di Torino, e non solo della fine dell'ottocento. Costruite ai margini della cinta daziaria tracciata nel 1853, si trovano dalle parti delle Carceri Nuove (1857-1870) e degli ormai demoliti mattatoio e mercato del bestiame, sul grande vialone della Spina Centrale. Dopo aver esaminato studiato e confrontato interventi equivalenti realizzati in quegli anni un po' dappertutto in Europa, i progettisti Callisto Candellero e Paolo Rossi preparano il progetto di un fabbricato a forma di H che definire imponente non è affatto esagerato, infatti copre la bellezza di più di centonovantamila metri quadri grazie a due maniche identiche, ciascuna formata da una serie di navate scandite da pilastri in ghisa di grande eleganza
e illuminate da alti finestroni.
A contorno del corpo principale, un cospicuo gruppo di magazzini e depositi dalle dimensioni più contenute.
Il complesso viene utilizzato fino agli anni settanta del secolo scorso per la riparazione di locomotive e vagoni ferroviari, e le lavorazioni sono suddivise tra il corpo nord, il Fabbricato calderai e il corpo sud Fabbricato montaggio carrozze,
Dopo gli anni settanta il complesso viene abbandonato, non ci vuole molto tempo perché l'area diventi un ricettacolo di sterpaglie incolte e i capannoni comincino a degradarsi.
Sembra un processo irreversibile ed è un grosso dispiacere pensare che un esempio così bello di archeologia industriale sia destinato a cadere a pezzi.
La città di Torino potrebbe farsi carico del restauro ma gli edifici sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato e risolvere la questione delle reciproche competenze non è semplice. In più, per un intervento di questa dimensione servono veramente montagne di soldi, e trovarli non è uno scherzo.
Per farla breve, dopo qualche anno di abbandono almeno una parte dei magazzini riesce ad essere riconvertita in spazi a servizio del Politecnico,
e ora pare che finalmente anche i lavori di restauro degli edifici principali siano destinati a prendere il via.
A me è capitato di poter fare una passeggiata dentro tutto il complesso che, non sono solo io a dirlo, è straordinario e bellissimo al pari di una cattedrale,
e così ho pensato che forse anche ad altri avrebbe potuto far piacere dare un'occhiata
9 commenti:
Che meraviglia! L'archeologia industriale mi ha sempre affascinato, da quando in gioventù ho partecipato a campi internazionali di lavoro in Belgio, per restaurare vecchi forni per il cemento a forma di bottiglia... A Roma un vecchio capannone industriale della Mira Lanza è stato riconvertito nel Teatro India, nel quartiere Ostiense/Marconi (Lungotevere dei Papareschi), con un bel risultato. Speriamo che questo complesso riescano a trasformarlo in qualcosa di interessante. A vederlo ne varrebbe davvero la pena!!
io invece del mestiere non capisco nulla, ma tutto questo mi interessa molto. trova affascinante leggere nella storia e Dede tu sei bravissima.
grazie!
Grazie dede!
Amo anch'io cercare queste vecchie strutture, soprattutto della seconda metà dell''800 che hanno davvero fascino, per il loro curato aspetto arcitettonico, che a mio parere dobbiamo conoscere e apprezzare e il loro recupero vale davvero la pena!
Ho avuto occasione di vedere nel modenese, dello stesso periodo mi pare, una fornace, e spero che pure quella, per la sua struttura, singolare, possa essere salvata.
Bellissimo reportage, sempre degno della tua chiarezza e passione!
Ciauuuuuuu!!!
Stunning pictures! Chiao!
fabbriche?? ..ma va??
http://nishangainberlin.blogspot.com/2010/05/alzate-larchitrave-carpentieri.html
un palleggio che non ha fine..
pero`questo tuo goal e`davvero ben riuscito..
Bellissimo questo reportage, ci passo davanti sovente e mi sarebbe sempre piaciuto poterci entrare, grazie
spazi bellissimi, ricchi di vibrazioni, dove la vita ha soffiato forte, dove la traccia umana ha impregnato i luoghi in una memoria sia collettiva che individuale che a pensarci fa venire i brividi
GRAZIE per avermi dato l'opportunità di ammirare anche dall'interno "Le Officine Grandi Riparazioni a Torino" che sin ora avevo visto solo esternamente!!!
Adoro la mia città e spero che le tante "vecchie strutture" così piene di fascino che, per vari motivi, vengono lasciati all'incuria, trovino presto nuova vita.
Tante serene giornate
nonnAnna
Davvero un peccato che non si riesca ad utilizzare al meglio uno spazio così....
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