mercoledì 12 maggio 2010

Le Officine Grandi Riparazioni a Torino


Costruite  nel decennio tra il  1885 e il 1895, le Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie sono uno dei più imponenti e significativi insediamenti industriali di Torino, e non solo della fine  dell'ottocento. Costruite  ai  margini della cinta daziaria tracciata nel 1853, si trovano  dalle parti delle  Carceri Nuove  (1857-1870) e degli ormai demoliti mattatoio e mercato del bestiame, sul grande vialone della Spina Centrale. Dopo aver esaminato  studiato e confrontato  interventi equivalenti realizzati in quegli anni un po' dappertutto   in Europa, i progettisti Callisto Candellero e Paolo Rossi preparano il  progetto di un  fabbricato  a forma di  H che   definire imponente non è affatto esagerato, infatti  copre la bellezza di più di centonovantamila metri quadri grazie a  due maniche identiche, ciascuna formata da una serie di navate scandite da  pilastri in ghisa di grande eleganza  






















e illuminate da alti finestroni.






















A contorno del corpo principale, un cospicuo  gruppo di magazzini e depositi dalle dimensioni più contenute.

















Il complesso  viene   utilizzato fino agli anni settanta del secolo scorso per la riparazione di locomotive e vagoni ferroviari, e le lavorazioni sono suddivise  tra il corpo nord, il Fabbricato calderai e il corpo sud Fabbricato montaggio carrozze, 







Dopo gli anni settanta   il complesso viene abbandonato, non ci vuole molto tempo perché l'area diventi   un ricettacolo di sterpaglie incolte e i capannoni comincino a degradarsi. 
Sembra un processo irreversibile ed è un grosso dispiacere pensare che  un esempio così bello  di  archeologia industriale sia destinato a cadere a pezzi.  

La città di Torino potrebbe  farsi carico del restauro ma gli edifici sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato e risolvere la questione delle reciproche competenze  non è semplice. In più, per un intervento di questa dimensione servono veramente montagne di soldi, e trovarli non è uno scherzo.
Per farla breve, dopo qualche anno di abbandono almeno  una parte dei magazzini riesce ad essere  riconvertita in spazi a servizio del Politecnico, 

e  ora pare che finalmente  anche i  lavori di restauro degli edifici principali siano destinati a prendere il via.
A me è capitato di poter fare una passeggiata dentro  tutto il complesso che,  non sono solo io  a dirlo,  è straordinario e bellissimo al pari di una cattedrale, 
e così ho pensato che forse anche ad altri  avrebbe potuto far  piacere dare un'occhiata




































9 commenti:

Carla ha detto...

Che meraviglia! L'archeologia industriale mi ha sempre affascinato, da quando in gioventù ho partecipato a campi internazionali di lavoro in Belgio, per restaurare vecchi forni per il cemento a forma di bottiglia... A Roma un vecchio capannone industriale della Mira Lanza è stato riconvertito nel Teatro India, nel quartiere Ostiense/Marconi (Lungotevere dei Papareschi), con un bel risultato. Speriamo che questo complesso riescano a trasformarlo in qualcosa di interessante. A vederlo ne varrebbe davvero la pena!!

erika ha detto...

io invece del mestiere non capisco nulla, ma tutto questo mi interessa molto. trova affascinante leggere nella storia e Dede tu sei bravissima.
grazie!

ivana ha detto...

Grazie dede!
Amo anch'io cercare queste vecchie strutture, soprattutto della seconda metà dell''800 che hanno davvero fascino, per il loro curato aspetto arcitettonico, che a mio parere dobbiamo conoscere e apprezzare e il loro recupero vale davvero la pena!
Ho avuto occasione di vedere nel modenese, dello stesso periodo mi pare, una fornace, e spero che pure quella, per la sua struttura, singolare, possa essere salvata.
Bellissimo reportage, sempre degno della tua chiarezza e passione!

Ciauuuuuuu!!!

Phivos Nicolaides ha detto...

Stunning pictures! Chiao!

Nishanga ha detto...

fabbriche?? ..ma va??
http://nishangainberlin.blogspot.com/2010/05/alzate-larchitrave-carpentieri.html
un palleggio che non ha fine..
pero`questo tuo goal e`davvero ben riuscito..

marinella ha detto...

Bellissimo questo reportage, ci passo davanti sovente e mi sarebbe sempre piaciuto poterci entrare, grazie

papavero di campo ha detto...

spazi bellissimi, ricchi di vibrazioni, dove la vita ha soffiato forte, dove la traccia umana ha impregnato i luoghi in una memoria sia collettiva che individuale che a pensarci fa venire i brividi

nonnAnna ha detto...

GRAZIE per avermi dato l'opportunità di ammirare anche dall'interno "Le Officine Grandi Riparazioni a Torino" che sin ora avevo visto solo esternamente!!!
Adoro la mia città e spero che le tante "vecchie strutture" così piene di fascino che, per vari motivi, vengono lasciati all'incuria, trovino presto nuova vita.
Tante serene giornate
nonnAnna

Gracie ha detto...

Davvero un peccato che non si riesca ad utilizzare al meglio uno spazio così....

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