La conclusione della puntate dedicate a Saint-Louis, bella città coloniale dichiarata dall'Unesco
patrimonio dell'umanità, spetta di diritto al ponte Faidherbe, che della città è il simbolo.
Saint Louis è costruita su un'isola alla foce del fiume Senegal ed è separata dall'Oceano Atlantico da una striscia di sabbia, la Langue de Barbarie, che parte da Nouadhibou in Mauritania e arriva fino alla città. Fino al 19esimo secolo tutti gli spostamenti avvenivano con piccole imbarcazioni, finchè nel 1858 Louis Faidherbe, governatore del Senegal, ordina la realizzazione di un ponte di chiatte capace di trasportare 150 passeggeri, più gli animali e le mercanzie, che molto presto però si rivela insufficiente per assorbire il traffico di truppe, cavalli e tutto l'equipaggiamento necessario all'esercito coloniale francese. Viene costruito un secondo ponte di barche, ma nessuno dei due è in grado di resistere alle piene invernali del fiume, e allora il capitano di fregata Robin, amico di Faidherbe, chiede al Ministro dell'Algeria e delle Colonie d'Africa di approvare la costruzione di un ponte girevole che permetta la navigazione delle grandi navi a vapore. L'inaugurazione avviene il 2 luglio 1865 e Napoleone III in persona decreta che il ponte verrà intitolato a Faidherbe.
Saint Louis è costruita su un'isola alla foce del fiume Senegal ed è separata dall'Oceano Atlantico da una striscia di sabbia, la Langue de Barbarie, che parte da Nouadhibou in Mauritania e arriva fino alla città. Fino al 19esimo secolo tutti gli spostamenti avvenivano con piccole imbarcazioni, finchè nel 1858 Louis Faidherbe, governatore del Senegal, ordina la realizzazione di un ponte di chiatte capace di trasportare 150 passeggeri, più gli animali e le mercanzie, che molto presto però si rivela insufficiente per assorbire il traffico di truppe, cavalli e tutto l'equipaggiamento necessario all'esercito coloniale francese. Viene costruito un secondo ponte di barche, ma nessuno dei due è in grado di resistere alle piene invernali del fiume, e allora il capitano di fregata Robin, amico di Faidherbe, chiede al Ministro dell'Algeria e delle Colonie d'Africa di approvare la costruzione di un ponte girevole che permetta la navigazione delle grandi navi a vapore. L'inaugurazione avviene il 2 luglio 1865 e Napoleone III in persona decreta che il ponte verrà intitolato a Faidherbe.
L'apertura della ferrovia Saint Louis-Dakar vent'anni dopo incrementa ancora di più il traffico, e il ponte si mostra ancora una volta inadeguato tanto che nel 1892 viene smantellato. Parte il progetto di un nuovo ponte e parte anche la ricerca dei finanziamenti, trovati i quali finalmente i lavori possono cominciare. Verrà a costare la bellezza di 1,88 milioni di franchi oro e sarà inaugurato nel 1897.
Le guide turistiche ancora oggi si sbizzarriscono a raccontare molte delle leggende fiorite intorno alla sua costruzione. Una di queste è l'attribuzione della paternità dell'opera a Gustave Eiffel il quale non ha mai avuto nulla a che fare con i progetti, ma aveva soltanto partecipato con la sua impresa di costruzioni alla gara di appalto e l'aveva persa. Un'altra leggenda vuole che le strutture metalliche del ponte siano state donate dal governo francese, ma si tratta anche qui di una favola: i documenti provano che la Francia non ha elargito nessun regalo, c'è stato un regolare prestito accordato dalla Banca Francese all'interesse del 4 per cento. Secondo una leggenda più curiosa la struttura originariamente sarebbe stata commissionata dal re di Romania per un ponte da realizzare sul Danubio, qualcuno però dice che fosse destinato all'Austria, e secondo qualcun altro invece avrebbe dovuto essere spedito a Budapest. Per farla breve: come siano realmente andate le cose nessuno lo ricorda più, ma il ponte alla fine è approdato in Africa. Però la leggenda più divertente e incredibile racconta di una nave carica di misteriose strutture metalliche in viaggio per chissadove e affondata proprio davanti alla città di Saint Louis. Le autorità cittadine che avevano assistito al naufragio, considerata la botta di fortuna capitata inaspettatamente, in quattro e quattr'otto avrebbero deciso di recuperarle per costruire il ponte praticamente a costo zero.