venerdì 21 gennaio 2011

Trucco parrucco e favolette edificanti


Mi è tornato in mente un vecchissimo film, di cui as usual non ricordo nè titolo nè attori, in cui un gruppo di signore piuttosto agée nonchè parecchio benestanti dava ad una ingenua fanciulla le dritte utili per accalappiare un marito ricco. Commediola per famiglie, perbenista e rassicurante fino all'immancabile happy end anche se, ripensandoci ora, la fanciulla ingenua era l'amante di un tizio, ovviamente carico di soldi attempato e pure già sposatissimo, e le signore dispensatrici di tali consigli (assai efficaci, vista la marcia nuziale finale) erano tutte mogli consapevoli di non essere le uniche destinatarie degli ardori del legittimo consorte, e a loro volta non del tutto restie a concedersi un diversivo (muscoloso) ogni tanto. Erano gli anni in cui qui da noi un famoso uomo politico faceva scenate in pubblico per una scollatura, e una storia, in fondo sordida, come quella del film avrebbe potuto fare scandalo. Invece i toni edulcorati della commedia americana l'avevano trasformata in una favoletta edificante con tanto di velo da sposa e lancio del bouquet prima dei titoli di coda. Basta dire le cose nella maniera appropriata.
Tutto questo per farvi un amaro sermone sull'importanza dei media, sul linguaggio della comunicazione e sui pericoli di una informazione distorta?
Nossignore, tutto questo solo per dire che la scena del film si svolgeva nei raffinatissimi saloni di bellezza di Elizabeth Arden, 691 5th Ave, New York, NY 10022-3107, Stati Uniti.

















Luogo in cui per dire la verità io non ho mai messo piede, un po' per il sospetto che lì dentro serva il mutuo già soltanto per chiedere un appuntamento col visagista, ma soprattutto per non sottoporre le mie rughe e i miei bargigli all'occhio impietoso di una qualche sgallettata aiutante con la pelle di pesca e il tono muscolare della Venere di Milo.
Ma se Elizabeth Arden l'ho immortalata solo dal di fuori, ho ceduto invece svariate volte al lusso di farmi pittare le unghie, trattamento che a New York è possibile ricevere ventiquattr'ore su ventiquattro quasi ad ogni angolo di strada,






e che per pochi dollari sa  regalare momenti di altissima gratificazione. Provare per credere.










10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mani di fata! storie di viaggi sempre fantastiche...continuo ringraziarti per le foto! un abbraccio da ponente, P

Anonimo ha detto...

secondo me il film di cui parli potrebbe essere "Donne" di George Cukor con Joan Crawford e Rosalind Russel (fantastico)del 1939
un remake del 2008, assolutamente non all'altezza, è stato The Women con Annette Bening, Meg Ryan e Eva Mendes

Ciao!!
Anna da Alessandria che ti segue sempre e ti ringrazie per le scoperte che le fai fare

Gracie ha detto...

Anche a me è venuto subito in mente il film di Cukor che ho amato allo sfinimento ma che sono anni che non passa più in tv (e non riesco a trovare nemmemo in dvd)è vero che finisce con la sposa ma è molto amaro e triste visto dalla parte delle donne.....

dede leoncedis ha detto...

Non era Cukor, lui non avrebbe firmato una favoletta insulsa. Mi sembra di ricordare ci fossero attori del clan Sinatra, ma di sicuro non era nemmeno il graffiante "Baciami Stupido" di Wilder con Dean Martin e Kim Novak

dede leoncedis ha detto...

dimenticavo: grazie Anna, e un saluto anche a Gracie e a Paula

la belle auberge ha detto...

ah, l'Elizabeth Arden! pensa che da ragazza compravo la sua cipria per avere sull'astuccio il mio monogramma :o
mai fatta mettere le mani addosso da sgallettate visagiste (sempre odiato andare dall'estetista)né da attempati ancorché facoltosi playboys!

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ufficiosamente qui lo dico e qui lo nego.... Donne di Cukor si scarica facilmente (per scaricarti poi tu la coscieza puoi comprare un dvd regolare in negozio, ad esempio un altro Cukor delizioso come Les Girls). anche milano stanno sorgendo come funghi 'sti negozietti, cinesi generalmente. noi uomini non abbiamo l'equivalente, peccato. Al massimo possiamo andare dal barbiere per una rasatura tradizonale ad acqua, che, fatta bene, e' un gran piacere. ciao stefano
ps Kiss me stupid: fan-tas-ti-co e Dean Martin grande modello su come bisognerebbe (saper) indossare un frac e tenere un bicchiere in mano.

Anonimo ha detto...

Ufficiosamente qui lo dico e qui lo nego.... Donne di Cukor si scarica facilmente (per scaricarti poi tu la coscieza puoi comprare un dvd regolare in negozio, ad esempio un altro Cukor delizioso come Les Girls). anche milano stanno sorgendo come funghi 'sti negozietti, cinesi generalmente. noi uomini non abbiamo l'equivalente, peccato. Al massimo possiamo andare dal barbiere per una rasatura tradizonale ad acqua, che, fatta bene, e' un gran piacere. ciao stefano
ps Kiss me stupid: fan-tas-ti-co e Dean Martin grande modello su come bisognerebbe (saper) indossare un frac e tenere un bicchiere in mano.

ivana ha detto...

Oh Dede...
di film proprio non ho memoria...poi le commediole non sono mai state nelle mie rare visite al cinematografo!
E neppure viste in TV!
Da come lo descrivi è parecchio amaro e ipocrita!
Grazie per la vista su questi palazzi della bellezza femminile...anche qui...c'ho poco a che fare...ma fa piacere vedere un certo stile!!

Ciao!!!

Nela San ha detto...

Leggendo il tuo post mi è venuto in mente che, mentre in America la gratificazione è farsi pittare mani, a Hong Kong, non potendo permettersi un massaggio a tutto il corpo (troppo caro) una mia amica non rinuncia mai al massaggio ai piedi. E' così radicata come consuetudine che persino al terminal internazionale dell'aeroporto si trova un salone del genere! La battuta fra mani e piedi, fra USA e Hong Kong e gli "anti-podi" la risparmio. Ora, viste queste gratificazioni-provare-per-credere, la "temeraria signora" non sa più che fare la prossima volta: feng shui tour di 3 ore o massaggio?!

LinkWithin

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin