giovedì 18 marzo 2010

J.D. Salinger e la Morgan Library

la foto, non è neppure  il caso di dirlo dal momento  che la conoscono tutti, non è mia e l'ho presa da qui. 
Non mi sento  in colpa per lo scippo visto che non solo si tratta di una foto  rubata   mentre Salinger faceva la  spesa in un supermercato, ma è pure  una foto arcinota che ha già fatto il giro del mondo. 
E se  è l'unica foto di Salinger anziano,  non è che ce ne siano in giro  tante di più di Salinger  giovane,  a me è riuscito di trovarne in rete soltanto una, che più che un amabile ritratto di J.D. S.  ricorda  la  foto della patente di Fernandel trentenne.

Tipo molto riservato e solitario il nostro Salinger, che dopo lo straordinario successo del suo Giovane Holden sprangò tutte le porte e tranne pochi brevi racconti, rifiutò di continuare a pubblicare. 
Mi sono chiesta molte volte se conoscere  di persona un tipo così sarebbe stata una buona idea, e mi sono anche risposta che molto molto probabilmente  sarebbe stata un'idea  pessima.  Irascibile e  misantropo, e chissà quanti altri difetti che  è  meglio ignorare
Resta però grande la curiosità di sapere se esistano davvero tutti i manoscritti inediti di cui si favoleggia,  e se verranno  prima o poi  pubblicati , e, posto che esistano,  se ci sapranno regalare  altri Holden Caufield.
Per ora il mistero rimane fitto, l'unica cosa certa è che Salinger scriveva lettere, e una  dozzina di queste    saranno esposte in una mostra a partire da aprile


Le possedeva già da anni la Morgan Library di New York, ma non le aveva mai rese pubbliche un po' per rispettare il desiderio di privacy dello scrittore, e molto (dico io) per non imbarcarsi in prevedibili   grane e cause giudiziarie,  dato il suo carattere assai  poco friendly e disponibile.  





Ma anche nell'eventualità che vi facciate un baffo delle lettere inedite  di Salinger, se vi capitasse  di passare dalle parti di  New York intorno ad aprile, una capatina alla Morgan Library fatela comunque, perchè  già di suo vale assolutamente una visita a prescindere,  e in ogni caso, se anche vi faceste un baffo pure dell'edificio (ma non ci posso credere)  potrete vedere una pletora di  manoscritti spartiti e  documenti  u-n-i-c-i- al mondo, che vi faranno letteralmente venire i brividi, come questa lettera  scritta da Van Gogh a Paul Gauguin la cui immagine, sottolineo per non suscitare equivoci, avevo preso dal sito.

Unico neo di tutta la visita, le sole fotografie consentite si possono scattare  nell'atrio. 
Per quanto riguarda le opere esposte mi dispiace, ma  NIENTE DA FARE

2 commenti:

Gracie ha detto...

Come in tutti i musei...Odio quando non posso fare foto, di cosa hanno paura? Tanto tutte le opere si trovano già in internet in migliaia di versioni, non credo si tratti di copyright, giusto?

dede leoncedis ha detto...

non ho mai capito la logica in tutto ciò, a volte è consentito fotografare senza problemi purchè senza flash, e questo mi sembra appena doveroso, e altre volte è vietatissimo , manco ci fossero segreti militari da protaggere

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