Francesco Bartolomeo Rastrelli, di cui abbiamo già parlato a proposito del suo Palazzo di Rundāle e che, quasi sconosciuto in Italia, è invece molto famoso in Russia, e soprattutto a San Pietroburgo dove ha realizzato alcuni dei monumenti più importanti.
Arrivato adolescente in Russia nel 1715 al seguito del padre scultore, Bartolomeo Rastrelli a poco più di vent'anni riceve l'incarico di progettare un palazzo per il principe Demetre Cantemir di Moldavia. E' abile nel combinare lo stile italiano con il tradizionale barocco moscovita e il palazzo ha successo tanto che pochi anni dopo, nel 1730, Rastrelli viene nominato architetto di corte dall'Imperatrice Anna. In questo ruolo dirigerà le opere di ristrutturazione e di costruzione in san Pietroburgo imprimendo alla città la sua impronta personalissima e inconfondibile.
Uno dei palazzi più straordinari è sicuramente il Palazzo di Caterina nella tenuta di di Tsarskoe Selo, un sobborgo di san Pietroburgo ribattezzato Pushkin in onore del poeta.
Costruito in nome di Caterina I, moglie di Pietro il Grande, all'origine era un modesto edificio a due piani che Pietro aveva fatto costruire nel 1717. La figlia, l'imperatrice Elisabetta, decide di farne la propria residenza estiva. Deve diventare un palazzo in grado di rivaleggiare con Versailles, e il progetto passa per le mani di quattro diversi architetti quando nel maggio 1752 Elisabetta, insoddisfatta, incarica Rastrelli di demolire tutto e ricostruire una nuova residenza, tanto splendida da lasciare tutti a bocca aperta. Rastrelli la prende in parola e in quattro anni costruisce un palazzo gigantesco dalle bellissime facciate decorate con stucchi bianchi e blu e statue e pilastri per cui vengono usati più di cento chili d'oro (un'esagerazione che in seguito Caterina la Grande criticherà molto).
All'interno una lunga infilata di sale splendide culmina nella Sala della Luce,
quasi mille metri quadri illuminati da spettacolari vetrate ad arco su entrambi i lati ed un soffitto affrescato che rappresenta il Trionfo della Russia.
E' in questo palazzo anche la leggendaria Camera d'Ambra,
per cui Rastrelli utilizza pannelli di ambra originariamente destinati al castello di Konigsberg. Il materiale è talmente fragile che durante la costruzione un restauratore deve continuamente riparare i pezzi messi in opera, e nel solo secolo diciannovesimo, oltre alla manutenzione ordinaria, sono stati necessari ben tre importanti interventi di restauro. Nel 1941 le truppo tedesche entrarono a Tsarskoe Selo e per proteggere la Sala d'Ambra in 36 ore tutti i pannelli furono impacchettati e trasferiti al sicuro, tanto al sicuro che sparirono. Di loro non si seppe più nulla e dopo la guerra la Sala d'Ambra venne ricostruita con pannelli nuovi.
4 commenti:
Non ho particolare entusiasmo per la Russia, ma questo palazzo è incantevole.
PS: siamo sicuri che l'ambra non sia finita ad ornare qualche palazzo a Berlino?
Meraviglioso.
Il palazzo è meraviglioso e la Camera d'Ambra sorprendente anche se agli occhi contemporanei appare un tantino, come dire, sfacciatamente eccessiva. In ogni caso l'eccesso non deve aver disturbato chi questi benedetti pannelli se li è tranquillamente infrattati e chissà dove li ha spediti.
una meraviglia, sono d'accordo!
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