A volte il destino è ben strano. Ci sono architetti più famosi di una rockstar, con nugoli di fans disposti a tutto pur di avere un loro autografo anche se poi nella realtà solo pochi saprebbero riconoscere con certezza qualcuna delle loro opere. Tanto per dire, a Berlino ho udito con raccapriccio un turista francese attribuire con tono autorevole a Jean Nouvel il progetto del Reichstag, e riconosco che mi è costato un certo sforzo non sbugiardarlo di fronte ai suoi ignari compagni
Ma ce ne sono altri (di architetti, non di turisti) di cui nessuno ricorda il nome, anche se hanno firmato lavori a loro modo ragguardevoli, pubblicati su decine di riviste e visitati, fotografati e commentati da mezzo mondo.
E' esattamente la sorte che è toccata a Der Scutt, architetto di fiducia di Donald Trump e progettista, tra il resto, anche della arcinota Trump Tower sulla Quinta Avenue.
Qualche giorno fa Der Scutt è morto, e credo sia stata la prima volta in cui il suo nome è comparso sui quotidiani di casa nostra
2 commenti:
Dede, sai sempre dare le vertigini...
davvero?
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