venerdì 16 ottobre 2009

Adam Parker Smith tra Broadway e la decima





Per colpirla la colpiscono. L'attenzione, dico.
E infatti vorrei proprio vedere chi  può restare indifferente a  tutte quelle faccione   di  panno lenci  issate su un manico di scopa o  abbandonate sul  pavimento, come  appena  rotolate dalla ghigliottina, con  intorno altro panno lenci a  simulare  schizzi di sangue. L'idea, un po' macabra per la verità,  è venuta ad  Adam Parker Smith, artista nato in California e  abitante  a Brooklyn.





Le faccione che occhieggiano dalle  vetrine tra la decima e Broadway sono soltanto  un piccolo assaggio dell'installazione Bold As Love, che pare  sia stata ispirata nientepopodimeno che dalla scena dell'esecuzione di  Per chi suona la campana di Ernest Hemingway. Oibò.











































Consapevole della mia inadeguatezza ad esprimere un commento usando parole mie, ho pensato fosse meglio ricorrere alla presentazione ufficiale da parte della galleria.
E per semplificare la lettura anche a chi come me non è perfettamente padrone dell'inglese, ho chiesto aiuto al traduttore automatico. E ora finalmente è tutto chiaro.


Priska C. Juschka Fine Art è lieta di presentare Bold as Love, mostra Adam Parker Smith prima personale a New York City. Creato come un tableau illustrativi per diffondere le esplorazioni in corso di Smith che coinvolgono la dipendenza consumistica alla violenza e l'infatuazione per la calca di alta scuola, Bold as Love unisce artigianato e la ritrattistica, al fine di presentare le conseguenze di una scena immaginata ispirato da Ernest Hemingway, Per chi suona la campana .
Romanzo fortemente criticato Hemingway integrare gli eventi reali che si sono verificati durante la guerra civile spagnola, con una storia d'amore romantica. Le esecuzioni terribili di fascisti nella città di Ronda nel 1936 è stata romanzata dall'autore in scena centrale del romanzo, in cui ha accusato i fascisti sono state arrotondate, tenuta prigioniera in una piccola chiesa, fatto di eseguire un guanto di abitanti che hanno brutalizzato con ogni possibile strumento e, infine, forzata verso una rupe a cadere verso la morte. La dissolutezza della guerra e il declino della razionalità umana è stato il messaggio di Hemingway a una società americana che è stata testimone di un aumento della violenza su molti fronti. Smith crea un parallelo contemporaneo così come una parabola raccolte dai media attuali. Ciascuno dei settanta teste sulle picche è un ritratto individuale dei membri della società. Di celebrità, come Mike Tyson, Anna Nicole Smith e John F. Kennedy, per gli amici personali di Smith e di giovani artisti con cui lavora, il messaggio è che la morte sensazionalizzate con qualsiasi mezzo guadagna l'attenzione del pubblico.
Perché è la glorificazione della violenza coinvolgente, divertente e anche romantico? Perché noi continuiamo a vivere la nostra vita l'amore nelle ombre di un modello irraggiungibile di vero amore? Dal parallelo la guerra civile spagnola, Smith rivitalizza una tradizione di arte storica determinata dalla classica Goya e la contemporanea fratelli Chapman. L'artista è stato esteticamente influenzata dal fatto che alcuni critici hanno pensato di scrivere di Hemingway per essere "medievalismo letteraria". Entrando nella galleria lo spettatore attraversa la soglia di una porta in un guanto di sfida goria che è popolata da soggetti tirato da un ambiente fertile di paure e desideri e inquinato da sporcizia, ossessioni, schiaccia, la gelosia e la grazia. La scena è un visuale in seguito, un luogo in cui Smith cita continuamente i temi dell'amore e della guerra. Smith ha collaborato con sette assistenti adolescenti dalla Blue Sky progetto durante la fabbricazione di Bold as Love.Hanno scelto di rappresentare se stessi, i membri della famiglia, e immaginavo gli esseri come teste mozzate che dà peso al messaggio di fondo Smith della morte come un'altra forma di intrattenimento consumistico. 














3 commenti:

Rita e MImmo ha detto...

La violenza descritta è sublimata dal racconto, spece se chi racconta è Hemingway. Quando la violenza è raffigurata è più truce, anche se in questo caso vedo qualcosa di carnevalesco.

Martissima ha detto...

ehhh no no, la tua "inadeguatezza ad esprimere un commento" io la preferisco alla "chiarezza illuminante" di qualsiasi traduttore......
spero non mi capiti di vedere questa vetrina di sera col buio e quando infuria e ulula il vento ;-))

Gracie ha detto...

Ci risiamo, nella mia ignoranza un'altra cosa che faccio fatica ad identificare con "arte", ma è colpa mia lo so benissimo......

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