mercoledì 13 maggio 2009

Londra - Happy Birthday Kew!

Bella vero? E' la Palm House dei Kew Gardens, o più precisamente Royal Botanic Gardens, una distesa di 120 ettari di parco pubblico poco fuori Londra, che nel 2003 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Nato da un primo nucleo di pochi acri e voluto fortemente dalla principessa Augusta moglie di Federico, figlio di Giorgio II, è stato successivamente ampliato più volte grazie all'intervento degli architetti più famosi, e quest'anno celebra il suo duecentocinquantesimo genetliaco. Sempre molto amato dalla famiglia reale, fu usato da Giorgio III che venne confinato proprio qui quando manifestò i segni della sua pazzia. Non è soltanto un magnifico giardino capace di entusiasmare anche chi non sa distinguere una rosa da una peonia, ma è soprattutto un grande centro di ricerche che si ritiene possieda la più completa collezione botanica del mondo. Può vantare, tanto per dare l'idea, il più ricco erbario del mondo: la bellezza di sette milioni di piante, mica bubbole. Non fatevi comunque false illusioni: l'erbario non è disponibile per i visitatori. La Palm House, splendida serra bianca in ferro e vetro che il tempo ha reso delabrée in una maniera così aristocratica da sembrare un artificio studiato a tavolino, è stata disegnata da Decimus Burton (da non confondere con Richard, marito di Liz Taylor, che faceva l'attore e per quanto ne so non ha mai disegnato una serra in vita sua), risale alla prima metà dell'ottocento e ospita una quantità enorme di piante tropicali. Proseguendo verso nord si incontra la Water Lily House, la serra più calda di tutto il parco, costruita praticamente solo per proteggere una minuscola deliziosa vasca di ninfee e di bellissime foglie dalla strana forma di vassoio, che io non avevo mai visto prima ma che sicuramente tutto il resto del mondo conoscerà benissimo. Proseguendo ancora ci si imbatte nel Princess Of Wales Conservatory, un altro grande gruppo di serre inaugurato dalla principessa Diana nel 1987, in cui sofisticati computers permettono di riprodurre le dieci diverse zone climatiche che rappresentano i dieci habitat esistenti sulla terra, dal deserto alle zone temperate, in cui la visione di grandi cespugli di ortica e tarassaco hanno finalmente rinfrancato il mio morale mortificato dalla vista di tutto quello sfrontato lussureggiare

7 commenti:

Carla ha detto...

Che meraviglia! Non lo conoscevo proprio... sarà una tappa obbligata la prossima volta che torno a Londra! Grazie per averlo segnalato. Ciao!

la belle auberge ha detto...

Grazie, Dede, per questi suggerimenti così interessanti. Sai che ho visto una serra molto simile a quella da te fotografata nel giardino di una villa sul lago, a Griante?Credo risalga a metà Ottocento pure quella, costruita in vetro e ferro verniciato di bianco. E' una cosa da rimanere senza fiato da quanto è bella e maestosa. Se non ricordo male, anni fa la utilizzarono come set per la pubblicità di un amaro.Peccato ci si debba accontentare di intravederla attraverso una recinzione: è proprietà privata.
ti abbraccio
Eu

Lydia ha detto...

Sai che, pur essendo stata svariate volte a Londra, mi ero persa i Kew gardens?

dede leoncedis ha detto...

Carla, la prossima volta devi assolutamente andarci!
Eugenia è un vero peccato che la serra sul lago non sia visitabile, ma vederla dal cancello è già meglio di niente
Lydia cara, andare alla ricerca di posti non molto conosciuti mi sta facendo scoprire che da grande vorrei scrivere guide turistiche, sarà il caso che mi dia una mossa in fretta

papavero di campo ha detto...

che meraviglia!
la palm house ricorda molto una analoga qui a firenze al giardino delle rose, stessa suggestione costruttiva

Anna ha detto...

Favolosi i Kew Gardens. Adoro tutti i giardini botanici. Molto belle le foto che fanno venir voglia di prendere l'aereo e andare...Ti ho trovata per caso e tornerò ancora,ciao.

dede leoncedis ha detto...

ciao Anna, grazie della visita.
E ciao Papavero, of course

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