mercoledì 18 marzo 2009

Woolworth Building

Il Woolworth Building, costruito tra il 1908 e il 1913, fu per alcuni anni l'edificio più alto del mondo. Per la precisione, lo fu fino al 1929 quando, a scalzarlo dal trono, provvide lui che, anche se oramai superato in altezza da decine di grattacieli in mezzo mondo, a mio parere resta sempre il più bello di tutti. Ma dicevamo del Woolworth, coagulo talmente incredibile, stravagante e opulento di pinnacoli e fregi da far impallidire perfino il Duomo di Milano. Fu progettato da Cass Gilbert su incarico di Frank Woolworth, uno dei tanti ricconi che vivevano a New York agli inizi del novecento. Lui, mr W., possedeva una serie di grandi magazzini che praticavano una politica estremamente semplice: prezzo fisso, cinque o dieci centesimi al pezzo e niente credito per nessuno. Grazie a questa intuizione felice lui divenne ricco sfondato e nel 1931 tali Billy Rose e Mort Dixon trovarono un amore da un milione di dollari, stando almeno alla graziosa canzoncina che Nat King Cole cantava in uno dei 78 giri che allietarono la mia infanzia. ......It was a lucky April shower, It was the most convenient door, I found a million dollar baby in a five and ten cent store. The rain continued for an hour, I hung around for three or four, Around a million dollar baby in a five and ten cent store. She was selling china and when she made those eyes, I kept buying china until the crowd got wise. Incident'lly, if you should run into a shower, Just step inside my cottage door And meet the million dollar baby from the five and ten cent store!

Ma ora basta digressioni, torniamo nuovamente a questa cattedrale del commercio, come qualcuno la definì. Pare che il committente l'abbia pagata interamente in contanti, tanto che i bassorilievi che ornano l'atrio del piano terra lo ritrarrebbero caricaturalmente nell'atto di contare le monetine. E altre caricature riguarderebbero anche l'architetto Gilbert che porta in mano un modellino della sua creazione, l'agente immobiliare ed il costruttore, ma sono cose a cui dobbiamo credere sulla parola, i turisti sono inflessibilmente tenuti alla larga.

2 commenti:

Antonietta ha detto...

da brivido questo edificio!

Claudia ha detto...

regalino: qui c'è la pagina del Feed di un podcast di una trasmissione che ti potrebbe, forse (non sono esperta) piacere:

http://www.radio.rai.it/radio3/podcast/rssradio3.jsp?id=3030

e qui la pagina del programma:
http://www.radio.rai.it/radio3/battiti/index.cfm

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