Bed Bath & Beyond
A New York, Sesta Avenue  numero 620, in questo palazzone un po' ridondante di fine ottocento ha sede un grande magazzino di cui avrei sempre ignorato l'esistenza se non ci  fosse stato  il trasloco della figlia emigrante. Sulla mia guida non ce n'è traccia, e non ne avevo mai sentito parlare, forse perchè di solito il turista cerca sì  i grandi magazzini, ma per  comprare abbigliamento. Questo invece si chiama Bed Bath and Beyond, e non vende nè vestiti nè scarpe.
Come tutto ciò che è americano, è enorme e  fornitissimo, e  merita farci una visita non solo se si ha bisogno di  articoli per la casa, ma soprattutto per vedere che cosa piace agli americani. Lenzuola con pizzi e merletti, enormi cuscinoni che a gruppi di otto o dieci adornano il letto matrimoniale su cui spesso incombe un grosso baldacchino in ferro battuto,  coperte in  lana sofficissima e leggera e  copriletti  in poliestere leopardato,  finte sete  cangianti e  ricami  policromi,  tovaglie  lavabili    e  centri tavola  in plastica simil cristallo, ma anche oggetti di ottima fattura e ottimo gusto.
Piace sicuramente molto tutto ciò che è di colore  scuro e somiglia al legno, anche quando  ad un esame appena  ravvicinato si rivela fatto di  plastica, ed è curioso notare la dimensione degli oggetti, che sono sempre  in una scala leggermente  maggiore rispetto alle proporzioni a cui siamo abituati noi europei. Non sorprende se si considera la quantità di persone decisamente oversize che circolano per la strada,  ma sorprende abbastanza se si tiene conto delle dimensioni microscopiche  delle case di New York, minuscole  tanine da Topo Gigio che  Bed Bath & Beyond si incarica di trasformare in tante  piccole Versailles.
In ogni caso, anche se la fretta  impone di ignorare  biancheria da letto in  pizzo tendine con le nappe e soprammobili in finta plastica,  raccomando caldissimamente una accurata visita al reparto  articoli da cucina perchè è veramente un'occasione irrinunciabile.
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
8 commenti:
sono svenuta.
Ma tu cosa ti sei comprata? io non sarei riuscita ad uscire senza niente. Baci
Ciao Dede,
ma eri sempre a spasso con la tua amica più fidata, vedo!
Grazie per queste note e notizie, va be', per me servono poco concretamente...ma ascoltare il tuo racconto è sempre gradevolissimo!!!!
Per fortuna le limitazioni di peso per il bagaglio aiutano a mettere giudizio, non ho comprato che pochi souvenir (leggeri leggeri) per le amiche anche se mi sarei comprata tutto il bancone dei piatti bianchi.
non tutti i turisti visitano negozi di abbigliamento. io mi infilo regolarmente in quelli di telerie e articoli per la casa. Quando sono con le mie figlie mi sento sempre ammonire con un: "Basta con le tovaglie!" Ancora rimpiango di non aver preso, da Crate&Barrel, delle tegliette ovali monoporzione, in ceramica, utilissime per i crumbles.
Gneee...(vorrebbe essere un'imitazione di frignamento)
ciao
eu
A proposito di oversize. Mio figlio ha portato da N.Y delle maglie e due paia di jeans a Gregolo, il quale provandoli e ballandoci dentro, dopo aver controllato la taglia ha esclamato: ma quanto sono enormi i bambini americani di sei anni!
Ormai non ne hai più bisogno, sai bene dove andare, ma la guida per sopravvivere bene sia a NYC che a Boston è La Not For Turist Guide.
Per ogni settore della città hai le posizioni di banche, pompe della benzina, scuole, ATM, banche, noleggio auto, parcheggi pluripiano, FeDex, negozi di Hardware tipo TAG's- Home Depot o posti come Bed Bath&Beyond o Target, i supermercati. Le pharmacy e poi ovviamente i landmarks, caffetterie etc, ogni settore ha tre pagine, un po' come i layers di autocad, già che siamo entrambe arch, ci capiamo. ^_^
Per me questa guida è stata fondamentale per trovare tutto quello che mi serviva in breve tempo.
Da BB&B ho preso il tappetino da bagno più morbido del mondo e i copri materasso. Però devo dire che per me sono negozi troppo grandi, non li sopporto per più di mezza ora.
Perche non:)
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