venerdì 9 maggio 2008

fragole senza cappellini

Io non capisco perchè, pur essendo praticamente priva di memoria, certe cose mi restano impresse nel cervello come se qualcuno me le avesse stampate a fuoco. C'era una canzone ai tempi della mia infanzia, Fragole e cappellini. Il testo, non particolarmente significativo, recitava Lei aveva un mazzolin di fior e le fragole sul cappellino ogni fragola un bacin d'amor ed il tempo volò e una melodia dal valore altrettanto trascurabile. Ricordo che la cantava Aurelio Fierro, e a me non piaceva e continua a non piacere. Ma come una persecuzione, ogni volta che torna la stagione delle fragole, mi torna in mente, implacabile. Mi perseguitava anche ieri mentre gironzolavo per il mercato che traboccava letteralmente di fragole. Splendide, sembravano lì apposta per me e io, presa da un subitaneo raptus davanti a tanta bellezza, ho deciso che non potevo assolutamente privarmi del piacere di fare un bel po' di marmellata. Devo ammettere che il raptus è stato pilotato anche dalla considerazione che le fragole non hanno bisogno di tante attenzioni, non pretendono di essere pelate e tagliate a pezzettini, e tutto il processo di preparazione e toelettatura si limita ad una veloce abluzione sotto l'acqua corrente, e dunque ieri sera ho schiaffato i miei tre chili di fragole nella pentola, ho aggiunto un chilo scarso di zucchero, due buste di quella mano santa che risponde al nome di fruttapec, e ho fatto bollire il tutto per circa un quarto d'ora. Dopo di che, una passata di frullatore ad immersione ha reso omogeneo il rosso magma incandescente, e, grazie anche all'apposito imbuto luccicante, dono di un'amica, ho potuto invasare senza versare una goccia nove magnifici barattoli di marmellata. Durata di tutta l'operazione: meno di un'ora. Talmente semplice e veloce che varrebbe la pena di fare un bis, anche a costo di ritrovarsi a canticchiare di cappellini e bacini

16 commenti:

Ester ha detto...

guai se non avessi tutto quel bendidio di barattolame, Dede.
Mai usato il fruttapec, mi sa che è arrivato il momento.
:)

dede leoncedis ha detto...

la scorta barattoli ha avuto effettivamente il suo peso nella decisione.
Fruttapec: non ci volevo credere, ma è miracolosa non solo perchè fa risparmiare un sacco di tempo, ma soprattutto perchè la frutta mantiene un sapore di fresco che la cottura prolungata distrugge. Prova!

erika ha detto...

anche io appena visto tutto questo ho pensato ai tuoi barattoli, vedi che sono utili? pronti ad accontentare i raptus.
brava!

Anonimo ha detto...

Anche io uso il fruttapec, quello che ti consente di usare metà dello zucchero, e mi piace molto perchè lascia tutto il sapore alla frutta, e poi è una sostanza naturale ;)
Che mi fai venire in mente, avevo giurato "niente marmellata quest'anno", e mi sono ricordata che, in una delle mie scorribande, mi sono recentemente accattata l'imbuto apposito... come vedi siamo tutte sulla stessa barca-caccavellomane-vasettomane-e chi più ne ha ne metta!!!

papavero di campo ha detto...

bello il nuovo look
del blog

ogni barattolo un bacino d'amor!

papavero di campo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lory ha detto...

Bellissime foto e molto bello il vestitino nuovo,il fruttapec per� no,nn mi picchi vero ;-)

dede leoncedis ha detto...

lory, ti picchierò certamente, come mio solito

dede leoncedis ha detto...

dimenticavo: grazie per gli apprezzamenti verso il mio nuovo look

erika ha detto...

bello il tuo nuovo look.

i121171/IZ1CRR ha detto...

Ci spieghi anche per benino tutta la trafila per la sterilizzazione dei barattoli ? Così una volta per tutte ci provo anche io ! Grazie e ciao
Maurizio

dede leoncedis ha detto...

io non ho mai sterilizzato. Riempio i barattoli, dopo averli lavati e asciugati alla perfezione, con la miscela bollente. Durante tutta l'operazione di invasatura tengo la marmellata sul fuoco per evitare che la temperatura scenda anche di pochi gradi, e quando il barattolo è riempito lo chiudo immediatamente. Dopo di che lo appoggio su un canovaccio ripiegato più volte, per evitare il pericolo che eventuali
sbalzi di temperatura possano produrre delle crepe nel vetro. Raffreddandosi, si creerà il vuoto e, quando il barattolo è completamente raffreddato lo metto in dispensa. non ho mai avuto problemi.

marinella ha detto...

Se posso dire la mia sull'argomento: Lory, anch'io uso il fruttapec, e non lo mollo, è naturale (ok non è bio) ma derivato da bucce di agrumi e di mele, le marmellate conservano un bel colore ed aroma, e non impedisce di sbizzarrirsi lo stesso. Anchio non sterilizzo i barattoli, li lavo in lavastoviglie a caldo e asciugo bene. Quest'anno inauguro anch'io l'imbuto apposito, l'ho appena preso. Invaso a caldo come Dede, ma appoggio i barattoli una volta chiusi, sotto sopra sul coperchio e li rimetto diritti una volta raffreddati.
Dede poi ci fai delle belle etichette? Pensa che ormai ho un file sul pc nel quali archivio tutte le etichette che produco, sia per le conserve che per le mie cremine. baci a tutti

dede leoncedis ha detto...

niente etichette, scrivo con un pennarellone data e tipo di frutta. e pensare che una mia amica mi aveva preparato delle etichette bellissime che ho usato una volta sola

marinella ha detto...

Dimenticavo, ma poi come la usi tutta questa marmellata?

dede leoncedis ha detto...

ne mangiamo, ne regaliamo, ne portiamo una parte alla figlia emigrante, negli USA si possono portare 46 kg di bagaglio a testa

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