lunedì 12 maggio 2008
Fiera del Libro 2008
Che mi piacciano i libri e mi piaccia leggere credo di averlo già detto più volte: mi piace scegliermeli con calma andando a curiosare tra gli scaffali di una libreria. Per una stupida forma di snobismo (mi sa che ho già detto anche questo) non amo i best sellers, e difficilmente compro un libro se è già ai primi posti nelle vendite. Mi piacciono le librerie piccole e raccolte, in cui un proprietario appassionato del proprio lavoro sa proporre e consigliare qualcosa che da sola non avrei mei saputo trovare. Per queste ragioni, non mi sono mai trovata molto a mio agio tra gli stand della Fiera del Libro.
Troppi titoli troppe copertine troppa scelta, come in un enorme supermarket. Sembra tutto molto interessante ma alla fine della fiera ti accorgi di aver comprato a casaccio, e non certamente le cose migliori.
Però. però però, io sono di Torino ed è difficile, essendo di Torino ed amando il libri, tenersene alla larga senza provare nemmeno un pizzico di rimorso.
E così, anche quest'anno, una capatina l'abbiamo fatta. La solita atmosfera, i soliti stand, la solita kermesse confusionaria degli altri anni, ma non c'è stato nessun disordine, nessun eccesso, niente di ciò che un battage mediatico esageratamente allarmistico aveva paventato: solo qualche poliziotto in più intorno al padiglione di Israele, e a qualche centinaio di metri dal Lingotto un corteo pro Palestina, che però ha manifestato il suo dissenso legittimo in maniera civile.
In uno stand ho ritrovato casualmente ma con molto piacere una vecchia conoscenza: Orzowei, personaggio che ha riempito i pomeriggi televisivi delle mie figlie. Non ricordavo che fosse un romanzo del maestro Manzi, l'indimenticato maestro di Non E' Mai Troppo Tardi.
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9 commenti:
IL TOTEM DI LIBRI:
geniale e strepitoso
le tue inquadrature degli spazi come sempre ineccepibili
Ps: il maestro Manzi! che forza! che bella persona!
Penso proprio tu abbia ragione Dede, le fiere non si addicono ai libri...ma tant'è, ormai tutto viene macinato in questa maniera.
Anch'io sono topo di libreria, almeno lo ero...ma oggi non mi attira più, non ci capisco più niente, e anche il lettore è diverso...compra solo quello che ha sentito in TV, e trovi solo quello che è di moda in quel momento, ci si confonde, fra titoli e colori,novità che durano lo spazio di un mattino!
He He! anche l'architetto ha fotografato il totem dei libri, oltre ad un sacco di istantanee della fauna locale. Anche a me il salone confonde un pochino, la folla mi disturba inoltre perdo l'orientamento cosa che per me è gravissima perchè sono solita averlo abbastanza sviluppato. Mio marito dice che sono il suo Tom Tom. Comunque non riusciamo a stare lontani dal salone e ci andiamo tutti gli anni. baci
Dede, argomento fuori tema, tutte le volte che passo in corso unità d'Italia, alla rotondona, ci sono quei 3 totem, mi piacciono parecchio e l'ultima volta che li ho visti mi sei venuta in mente, per caso sai raccontarci la loro origine? Grazie baci
Interessante il tuo blog!
Abbiamo interessi affini
www.maryforever.splinder.com
grazie maryforever, andrò a ricambiare la visita
"Difficile tenersene alla larga senza un po' di rimorso..." come è vero! Ed è per questo che, alla fine, domenica pomeriggio ero lì anche io...
Adoro questo totem, lo inserisco nella mia wishlist della casa dei sogni! Forse, mi potrebbe bastare :)
Io ho vicina una piccola libreria, dove mi fornisco, proprio come una volta, infatti ci vado fin da bambina e non è cambiato nulla, e adesso, dove trovi libri ovunque, per me aggiunge piacere al piacere di comprarmene uno. Unica cosa: nei super e simili, te li scontano, per molti non è da sottovalutare
questa è stata la mia prima fiera del libro a torino: ospite della fondazione colonnetti (la conosci?) che ha edito il libro che racconta il lavoro della casa famiglia il girotondo di roma...
bella esperienza anche perchè abbiamo organizzato un raduno di anobiani...ci siamo conosciuti de visu e ci siamo fatti tante risate insieme ...in una strana e simpatica pesca di libri con dedica...
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