L’igloo di Mario Merz è stato costruito all’interno di una grande vasca delle dimensioni di più di ottanta metri per venti.
E' una scultura fatta da una semisfera in acciaio inossidabile di 12 metri di diametro sulla quale poggiano, in maniera apparentemente casuale, lastre di porfido del Trentino su cui quattro scritte luminose al neon indicano i punti cardinali. Nella vasca è stata collocata una serie di getti d’acqua, mentre altre lastre di marmo bianco danno l'impressione di grossi blocchi di ghiaccio alla deriva. Questa, detta in quattro parole, è una delle grandi installazioni realizzate a Torino nell'ambito del progetto Arte Città, e il mio è il racconto per immagini di tutte le fasi della sua costruzione.
4 commenti:
io abitavo li vicino una volta...
ma dimmi! non sapevo
Ecco hai descritto quella cosa orribile! Sarà un'opera d'arte, ma non sono mai riuscita ad apprezzarla, mi da la sensazione di una tale desolazione, un monco sconquassato. Insomma ammetto che corrisponde alla realtà, ma lo trovo proprio brutto!
e infatti si dice: meno male che non tutti i gusti sono alla menta.
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