venerdì 23 novembre 2007
la miciadistudio
Anche lei inquilina del cortile, quando i padroni vanno a lavorare ci viene a trovare e resta in studio con noi fino a quando loro non tornano a casa.
E' piuttosto riservata, non ci ha mai detto il suo nome, non dà confidenza e non ama le smancerie, ma ci facciamo una buona compagnia. Con l'arrivo del freddo lei e gli altri gatti del circondario si contendono il tepore della bocca della nostra canna fumaria
Stamattina doveva aver avuto lei la meglio sugli altri, quando abbiamo sentito provenire dalla canna un tramestio sordo, come un rumore di macerie che cadono, e subito dopo un miagolio, anzi, un pauroso ringhio sibilante, il lamento di una belva. Zac, caduta dentro il camino.
La telefonata al 115 non ha sortito grandi effetti, c'era in atto un'emergenza grave e non c'erano squadre per soccorrere un gatto . Noi disperati, tutti a ragionare sul come farla uscire, e in fretta. Ci vedevamo già la povera micia agonizzare a lungo in un buco troppo caldo e saturo di gas senza poter fare nulla per salvarle la vita quando è uscita da sola, un po' acciaccata sul naso, ma tutta intera.
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4 commenti:
Misericordia, l'ha scampata bella! e guarda che "sgarbelada" (graffio)ha sul naso!
"Tutto è bene...
tutto è bene..."
direbbe quella lenza di Paolo Bitta.
"quel che finisce bene".
:-)
e adesso come sta la micina?
ah come mi ricorda la Salvatorina, quando a pochi mesi cadde nella canna fumaria della vicina francese e quella mi disse che lei se ne fregava (erre moscia, prego), doveva accendere la caldaia per fare la doccia; ovvero gattina a fuoco entro poco; arrivarono quattro vigiloni del fuoco (mi sa che dovevo chiamare la polizia) e in mezzo a tutto il trambusto la piccina sgusciò fuori da sola, per ributtarsi subito nel camino vicino, terrorizzata dai giganti. (a farla corta: lieto fine)
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