mercoledì 22 agosto 2007

Estate in città


Mi piace l’estate in città. C ‘è meno gente in giro, e quella che c’è è meno ossessionata dalla fretta. Più calma.
Si lavora, si lavora parecchio, anzi con questa benedetta ora legale si lavora ancora di più perchè non viene mai buio. Questa a dire la verità è la cosa che mi piace di meno, ma che ci posso fare, l’ora legale l’hanno introdotta senza consultarmi.
Quello che invece mi piace davvero dell’estate in città sono le serate, sempre piene di tante cose da fare. Non che d’inverno ci rintaniamo in casa, ma d’estate si esce di più, poco da dire. Musica, soprattutto.
La stagione comincia con la lunga coda per i biglietti di Settembre Musica, gloriosa manifestazione torinese di musica classica che nel corso degli anni si è aperta a musiche diverse, ma sempre di grande qualità. Da quest’anno è diventata MiTo, il che vuol dire che si svolge in contemporanea tra Torino e Milano, e ad esser sinceri a noi torinesi un pochino secca aver perso l’esclusiva. Ma parliamo dei biglietti. Vengono messi in distribuzione a partire da un sabato intorno a san Giovanni, sono molto ambiti soprattutto i grandi concerti dei grandi direttori, e la gente si sottopone a lunghissime code pur di accaparrarseli. Io sono fortunata: ho un amico, anche lui maniaco come e più di me e per di più gentilissimo e disposto a mettersi in fila all’alba, e ne approfitto spudoratamente.
A luglio poi arrivano i concerti del teatro Regio, nei Giardini Reali, e le varie manifestazioni paesane, quest’anno Givoletto ha messo in scena addirittura un musical. Un musical vero, con musicisti cantanti ballerini e tutto quanto. Musiche di Broadway.
E poi ci sono le performances della City Band. Che ad essere pistini, proprio city band non sarebbe, visto che è di Valdellatorre, e Valdellatorre non è una city, ma mica la potevano chiamare orchestra paesana, no? Non è la solita banda che suona le solite marcette, l’orchestra cittadina suona swing di quello buono, altro che marcette.
Chissà quanta musica si consumerà durante l’estate. Se esista una statistica io non lo so, ma non credo sia azzardato stimare che tra concertoni ufficiali, esibizioni amatoriali, tour faraonici, manifestazioni e sagre, piccole performance eccetera eccetera, d’estate si produca più musica dal vivo di quanta non se ne faccia durante tutto il resto dell’anno. E io sono intensamente impegnata a star dietro il più possibile a tutta questa mole di note che mi girano intorno.









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