domenica 1 ottobre 2017

Senegal

Senza il trasferimento della figlia emigrante difficilmente avrei fatto conoscenza con il Senegal. Quello vero, intendo. Al massimo avrei visto la parte turistica, bella da togliere il respiro,  dei parchi naturali e delle mangrovie,  avrei comprato souvenir,  cenato nei ristoranti tipici e dormito nelle capanne dei villaggi.
Quasi sicuramente non avrei messo piede a Dakar se non per dormire in qualche albergo uguale a mille altri in attesa del volo per tornare a casa, e  dopo una bella vacanza avventure nel mondo sarei tornata a casa convinta di avere visto tutto quello che c'era da vedere, e aver capito tutto quello che c'era da capire.
Certamente non avrei immaginato fino a che punto  può essere  caotico il traffico 

 tra  macchinoni dai vetri oscurati e vecchie carrette arrugginite




 
calessi di cavalli che  attraversano allegramente l'autostrada senza che nessuno trovi di che ridire  e autobus con grappoli di viaggiatori appesi alle porte














in mezzo ad un'infinità di  venditori con le braccia cariche di setacci da cucina, detersivi e carte telefoniche.











Non avrei visto tutte le attività fermarsi e  decine e decine di  uomini con il tappetino sotto il braccio













accorrere alla moschea per la preghiera del venerdi




















occupando tutte le strade intorno,  













Non avrei saputo che per boutique non si intende  il negozio della moda prêt-à-porter ma il  microscopico bugigattolo vicino a casa














in cui le donne vanno a comprare la baguette, il latte in polvere,  il sacco di riso o i fiammiferi














E soprattutto non avrei capito che, in realtà,  il Senegal io non arriverò mai a conoscerlo davvero.


3 commenti:

Antonietta ha detto...

ciao Dede, sì è vero un qualsiasi luogo, paesino o metropoli lo si conosce solo vivendo e mangiando in loco...tu x tua figlia sei scesa nel sud + sud del mondo...il tuo amore materno ti ha fatto scoprire un paese nuovo e forse di una bellezza nuova x noi del nord che a volte abbiamo gli occhi chiusi dal troppo avere. CIAU!

Nela San ha detto...

Quanto tempo occorra per capire un paese è difficile dirlo, ma credo che, rivedendolo più volte, si divenga almeno testimoni più o meno consapevoli dei loro mutamenti, piccoli o grandi che siano.

isolina ha detto...

che bello rileggere le tue cose! Che ci fa tua figlia nel Senegal? Alcune foto mi hanno riportato in India...

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