In Senegal l'eleganza riveste un ruolo di grande rilievo.
I colori accuratamente accostati, il turbante in armonia con l'abito, il taglio su misura sembrano indicare non tanto, o non soltanto, la volontà, che sicuramente ci sarà qui
come dappertutto, di esibire uno status symbol, quanto il voler sottolineare la propria dignità di individuo anche attraverso un abbigliamento elegante e ben curato.
In passato la maniera più comune di coprirsi era il pagne, dallo spagnolo paño -panno, una semplice
pezza di cotone, una sorta di pareo annodato all’altezza dei fianchi o
delle ascelle. Tradizionalmente era realizzato cucendo insieme diverse strisce di stoffa
tessute al telaio, ora invece si adoperano moderni tessuti prodotti e
stampati industrialmente (magari in Europa), ma le donne non lo hanno abbandonato del tutto e molte lo drappeggiano ancora sopra l'abito.
Il boubou, universalmente riconosciuto come l’abito
tradizionale dell’Africa Occidentale, è stato introdotto dalla colonizzazione islamica del secolo XVIII, è abito femminile e maschile, ed è
composto da tre pezzi (pantaloni, blusa e tunica per
l’uomo, gonna a pareo, ampia tunica e foulard con stampe multicolori per
la donna). Lo indossano proprio tutti, principalmente in occasione di momenti importanti ma soprattutto nelle
feste religiose. Decollété, larghezza, lunghezza e tipo di tessuto sono leggermente variati e continueranno a variare
secondo la moda del tempo ma il boubou sembra destinato a restare il simbolo di un’eleganza
autenticamente africana
Ma che siano boubou o tailleur dal taglio occidentale, turbanti o le morbide strisce di stoffa che le madri usano per legare il neonato sulla schiena,
tutto continua ad essere cucito da sarti artigiani. E sono davvero tutti molto bravi perchè balza agli occhi che ogni abito cade a pennello sulla persona che lo indossa: nessun orlo penzolante, nessuna pince al posto sbagliato, e mai che si vedano due abiti uguali. Lontani anni luce dalla moda omologata e standardizzata che rende noi europei tutti elegantemente anonimamente indistinguibili.
Ma l'inventiva africana non si palesa soltanto nell'abbigliamento, gli artigiani qui mescolano elementi della tradizione e modelli europei creando ibridi inaspettati e qualche volta geniali.
2 commenti:
Dopo aver letto questo bellissimo post, utilizzo il commento letto in un recente articolo su pagina99: "L'Africa ha stoffa". In quel caso si parla del Ghana, qui del Senegal.
Nela il mio blitz è stato solo un mordi e fuggi ma mi ha permesso di vedere che il Senegal di stoffa ne ha da vendere
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