Grandissima amica di
mia madre, è stata il mito della mia infanzia. Dopo una serata con gli amici era capace di mettere su la padella e alle due di notte preparare patate fritte per tutti.
Io non andavo ancora nemmeno alle medie, e avrei dato un braccio pur di essere ammessa a quelle serate che mi sembravano così meravigliosamente adulte.
Sono passati veramente tanti anni, ma lei continua ancora a dare lezioni private, e sono arcisicura che tutta la Torino che al liceo zoppicava in matematica è andata a lezione da lei. Io, per dire, ne ero ospite fissa.
Aveva un cane lupo di nome Elfe, che odiava i piccioni e un giorno aveva sfondato la vetrata solo per averne visto uno sul balcone. Un'altra volta si era ingoiata un intero pacchetto di merluzzo surgelato ancora avvoltolato nel polietilene. Avevamo dovuto tenerle la borsa dell’acqua calda sulla pancia per un pomeriggio intero perché non morisse di congestione.
Quando arrivava il momento delle vacanze i Signorirè prendevano su figli cane e tenda, e partivano per il Nord. Svezia, Finlandia, Capo Nord.
Anche noi andavamo in vacanza in tenda, e al campeggio essendo l'unica famiglia italiana venivamo regolarmente scambiati per tedeschi
però le nostre mete dell'epoca erano la Liguria, Firenze, Venezia, robetta da niente al confronto con i viaggi avventurosi dei Signorirè.
Anche noi andavamo in vacanza in tenda, e al campeggio essendo l'unica famiglia italiana venivamo regolarmente scambiati per tedeschi
però le nostre mete dell'epoca erano la Liguria, Firenze, Venezia, robetta da niente al confronto con i viaggi avventurosi dei Signorirè.
Ascoltavo rapita i racconti di quei paesaggi e immaginavo i graticci per seccare i merluzzi, i bidoni del latte ammonticchiati lungo la strada, e soprattutto la vecchia nave da guerra della Viking Line riadattata a traghetto, spartanamente priva di bar, ristorante e naturalmente di cabine, che in quei lontani anni 50 era il mezzo più economico per arrivare in Finlandia.
Mi sembrava perfino di sentire il sapore delle polpette alle cipolle con marmellata di mirtilli e delle aringhe che sembravano gli unici cibi reperibili.
Fantasticavo su quei racconti con l’assoluta certezza che appena diventata grande sarei partita anch'io come i Signorirè, e non è un caso se la meta del nostro primo vero viaggio è stata proprio Capo Nord.
Nel frattempo però la Viking Line era diventata una signora compagnia di navigazione con grandi navi dotate di ogni lusso e la spartana carretta da guerra era finita da un pezzo dal demolitore. Peccato.
La Signorarè e mia madre, zaino in spalla, si facevano dei gran bei viaggi.
Sempre al Nord, naturalmente: Irlanda, isole Shetland, posti così.
Tornavano a casa tutte contente dicendo che si erano divertite un sacco e avevano conosciuto tanta gente simpatica. Sono loro che ci hanno insegnato a frequentare gli ostelli della gioventù, noi con i nostri trent'anni già compiuti credevamo di essere troppo vecchi.
Ogni vigilia di Natale porto alla Signorarè un libro. Ci metto tantissimo a sceglierlo: guardo, sfoglio, confronto, perchè lei è una fortissima lettrice e non posso permettermi di sbagliare.
Adesso che è anziana purtroppo il fisico le dà parecchi problemi, ma è rimasta la persona brillante e spiritosa di sempre, ed è sempre capace di battute fulminanti, come la volta in cui, ad un tale che minacciava strillando di prendere non so quali provvedimenti, aveva chiesto con aria soave: e mi dica, li prende prima o dopo i pasti?
Buon otto marzo, Signorarè
10 commenti:
Che donna! Che tempra! Che humor! Mi associo per farle anch'io gli auguri, pur conoscendola solo grazie a questo post. E buon 8 marzo anche a te, Dede!
auguri e tutt'e due :)
Una donna da festeggiare! Auguri a tutt'e due!
Grazie per aver condiviso questo racconto.
Auguri a tutte e due.
un bacio
che bel racconto ... doppiamente bello per essere anche vero, grazie per avercelo raccontato, tanti auguri a te Dede e anche alla Signorarè
scusa Dede, mi é partito il clik facile ^___^
Martissima, repetita iuvant!
Grazie, e' una gran bella storia auguri a tutte le donne ma sopratutto alla Signorare'
Grazie Dede, buon 8 marzo a te e alla Signorarè. E quando la vedrai, dalle un bacio lieve per me.
Dio, cosa darei per invecchiare così....meno male che donne così ce ne sono ancora...
Posta un commento