venerdì 13 dicembre 2013

Marrakech - Il Dar Cherifa

Arrivarci non è uno scherzo, tra passaggi coperti e vicoli ciechi così stretti che  ci passa a stento giusto  una bicicletta,














ad un certo punto ti dici se mi perdo qui, non mi trovano mai  più.



































Dopo aver girato e rigirato sbagliando strada una mezza dozzina di volte  stavamo  quasi per rinunciare,



poi  la nostra ostinazione è stata premiata e siamo entrati in un'oasi  a dir poco incantevole.








Merito del proprietario  Abellatif Aït Ben Abdallah che, affascinato dall'architettura della città vecchia eletta Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO,  ne  è diventato  uno dei difensori più accesi. In un momento in cui i vecchi edifici della medina cadevano a pezzi e sembrava che nessuno se ne preoccupasse,  lui ha iniziato col  restaurare un riad, il primo di una lunga serie, avviando un lavoro accurato e paziente  per recuperare  non soltanto  vecchie case malandate ma ricche di storia, ma soprattutto per costruire  una vetrina importante per la cultura marocchina in tutti i suoi aspetti: architettura, decorazione, cibo, arte. Il  clou di tutto questo è il  Dar  Chérifa,  una costruzione di epoca Saadiana  che risale al sedicesimo secolo e pare sia   la più antica casa della Medina. 



Un  gioiello che il proprietario ha  trasformato in  caffè letterario  che  organizza  regolarmente mostre, concerti, conferenze e ogni genere di  eventi culturali in cui è costante la presenza di interpreti e traduttori per permettere a chiunque di partecipare e capire.
Per esempio,  in occasione d
el Festival Internazionale del Film di Marrakech che stava per svolgersi di lì a pochi giorni, il caffè letterario Dar Cherif aveva un vasto programma di   documenti e testimonianze in arabo e  in  francese secondo un progetto denominato  "cultura per tutti".



















7 commenti:

Silvia Pareschi ha detto...

Ma che posto straordinario! E pensare che il Marocco è così vicino... uhmm, cosa aspetto?

dede leoncedis ha detto...

già, cosa aspetti? :-)

Anonimo ha detto...

Wow bellissimo!

Fabipasticcio ha detto...

i tuoi reportage di viaggio sono sempre curati e meravigliosi, una finestra aperta sul mondo. Grazie Dede!

Grazia ha detto...

Mi stampo i tuoi post per un prossimo viaggio a Marrakech. Di sicuro mi aiuteranno a riconciliarmi con la città e, forse addirittura, ad amarla.

Nela San ha detto...

I tesori migliori sono sempre nascosti, ma qui penso proprio valesse la pena rischiare di perdersi.
Se potessi, io farei la stessa cosa in un paesino del Portogallo e vi ospiterei tutte!

dede leoncedis ha detto...

Sono stata a Marrakech solo per tre giorni e in tre giorni non si può ricavare altro che qualche emozione superficiale. Forse siamo anche capitati in un momento favorevole: pochi turisti, gente del posto amichevole e nessuna puzza in giro per la città, tutte cose che rendono molto più disposti a cogliere il lato bello delle cose. Chi può dire se ad un secondo giro non troveremmo più rispondente al vero l'impressione cha ha avuto Grazia.

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