venerdì 15 marzo 2013

Itinerari parigini: dal PCF al Canal St.Martin, passando per Belleville - parte seconda




La prima parte dell'itinerario si era fermata al Parc de Belleville, ora continuiamo a camminare lungo  rue du Faubourg du Temple.

Strada affascinante e variegata 

in cui guêpière a buon mercato e macellerie halal coabitano  fianco a fianco  senza apparenti conflitti,     


e  si può mangiare turco pakistano tunisino greco vietnamita  o chissà cos'altro, 






dove in uno dei mille  bazar, per la modica spesa di cinque euro, ci si può assicurare  uno zaino solido almeno quanto l'equivalente visto nelle vetrine del centro ad un prezzo venti volte maggiore (e non è detto che non provengano  entrambi  dalla medesima partita) o portare a casa un delizioso  abitino con collo alla coreana in lucido  poliestere rosso fuoco


Al numero 105  un edificio molto particolare  attira l'attenzione con  le sue vetrate ricurve e le balconate a cui si  affacciano innumerevoli ateliers artigiani, 




La curiosità di vedere com'è fatto dentro è irresistibile, e mentre si resta abbacinati dallo splendore delle vetrate Liberty appena restaurate 


si scopre  che   la Java,  mitico tabarin in cui Edith Piaf e Maurice Chevalier si fecero le ossa, era proprio qui e che  esiste ancora. Attenzione: per non andare incontro a delusioni evitare assolutamente di metterci piede. I miti devono restare miti, c'è poco da fare.


Lungo il faubourg du Temple,  più o meno dalle parti dell'incrocio con avenue Parmentier, 


e non molto lontano dalla stazione Goncourt, 


attira l'attenzione  un curioso edificio con un bizzarro  elefante di  legno sulla facciata: è il Palais des Glaces ora riconvertito in teatro. (visita virtuale qui) 



Alla fine della strada,  l'incrocio con il  Canal st Martin e  i suoi bateaux mouches carichi di gente. 


Da solo vale la passeggiata, non fosse altro perchè  mette su un piatto d'argento  l'occasione per stendere anche il più agguerrito dei cinefili con uno sfoggio di cultura  mica da ridere:  questo è il famoso  


dell'omonimo film del 1938  di Marcel Carne  con Arletty e Jean Gabin, 



e sempre qui  Audrey Tatou e la sua frangetta   lanciano sassi dal ponte nel Favoloso mondo di Amélie








2 commenti:

Grazia ha detto...

Parte di questa passeggiata l'avevo già percorsa. Ma sono sicura che con te sarebbe un'altra cosa.

Anonimo ha detto...

Pensavo di averbe abbastanza di Parigi, l'ultoma volta è stato nel 2004, ma mi sa che mi hai fatto cambiare idea....chissà....

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