Di ritorno da un giro architettonico a Montparnasse, che molto prometteva e moltissimo ci ha delusi (ne riparleremo),
ci siamo imbattuti in Rue des Thermopyles, piccola silenziosa stradina di cui mai avremmo sospettato l'esistenza.
stradina deliziosa dove nelle domeniche d'estate gli abitanti del quartiere
si trovano a pranzare sulla strada
mentre la Rough si limita a citare il quartiere, Plaisance:si trovano a pranzare sulla strada
le cui villas negli anni Venti e Trenta furono scelte da molti artisti come
dimora per via dei prezzi accessibili.
Leggermente meno abbottonato, Eric Hazan informa chedimora per via dei prezzi accessibili.
La lottizzazione che va sotto il nome di Plaisance è compresa tra l'angolo di avenue
du Maine, rue Vercingetorix e l'attuale rue d'Alésia. Si trattava di un gruppo
di isolati poveri, tirati su alla meno peggio, senza un piano
d'insieme a opera di gretti costruttori che decisero di attribuire
al rione il nome plaisance, per attirare intorno al 1840
dei compratori che certo non si accalcavano nella
frequentazione di strade allora non pavimentate,
senza illuminazione, sistema fognario nè fontane pubbliche.
Sebbene l'architetto Ricardo Bofill abbia gravemente danneggiato l'insieme
(N.B. è il giro che molto prometteva e che ci ha grandemente delusi, per cui concordo in pieno con l'autore)
Plaisance conserva un certo sottile fascino popolare, dovuto forse al suo
relativo isolamento: infatti comunica appena con avenue du Maine
mentre dall'altro lato le strade sono quasi invalicabili.
Nelle sue strade trasversali si conservano ancora molti degli
edifici originari stretti, bassi, omogenei e modesti sotto il loro
intonaco di gesso. Le casette con gli atelier al piano terra e
con minuscoli giardinetti di glicini di rue des Thermopyles
-così chiamata per il suo andamento tanto stretto da ricordare
lo scenario della famosa battaglia - sono una rarità sempre più minacciata ....
Io non avrei altro da aggiungere se non la raccomandazione, quando andrete a Parigi, di ritagliarvi un'oretta per un giro da queste parti, se volete vedere ancora integra questa rarità sempre più minacciata perchè mi sa tanto che non durerà ancora molto
Una curiosità: Alberto Giacometti aveva lo studio poco lontano da rue Thermopyles, e la famosa foto di Cartier Bresson in cui si ripara la testa con l'impermeabile è stata scattata proprio all'incrocio di rue d'Alésia
7 commenti:
Davvero un posto incantevole. Cercherò di andare a vederlo prima possibile, finchè dura.
E grazie sempre per condividere queste scoperte!
Quando andrò a Parigi (quando, quando????) cercherò di andarci. Bella stradina! Tanto verde... Hai ragione: fino a quando???
Buon fine di settimana!
Solo tu per scoprire questi piccoli preziosi scorci! Sarà perché la foto con la casa dalle persiane blu me ne ricorda una vista a Cascais , che questo pezzo di Parigi gosta me muito? Dede e MJ, voi che ne dite?
Ho immaginato, chissà perchè, anche Jacques Tati uscire da uno di quei portoncini colorati:)
in effetti sembra di essere in un posto di mare (anche Cascais, perchè no) e non a Parigi, e la casa dalle porte blu potrebbe essere benissimo la pensione delle vacanze di monsieur Hulot
Che splendide stradine! ...e che voglia di tornare a Parigi:-) appena riuscirò a tornarci devo ricordarmi di fare un giro in questa zona così suggestiva. Complimenti per il blog!
grazie Lunablu! piacere di conoscerti
Posta un commento