giovedì 30 agosto 2012

Il cielo che danza & Co




Uno dei miei blog preferiti ha pubblicato questo post  che mi  ha fatto riaffiorare  ricordi e qualche emozione.
Devo premettere che questo tipo di spettacoli a metà tra il teatro  di strada e il   Cirque du Soleil  mi è sempre piaciuto,  e senza ricorrere allo psicologo di turno comprendo  benissimo che una delle   ragioni che me li fanno apprezzare  è che per metterli in piedi non bastano   quattro cialtroncelli  senza arte né parte il cui unico pregio è quello di esser  attrezzati di una bella carrozzeria.



Nossignori, per fare queste robe qui  ci vogliono talento  lavoro,  sudore e moltissima professionalità:  niente miracoli  ma una conquista lenta e faticosa, giorno dopo giorno.



Per motivi professionali il mio consorte si è occupato di qualcuno di questi spettacoli, e io con la mia fida macchinina foto ho potuto documentare tutto l'ambaradan organizzativo che sta dietro le quinte e che difficilmente si immagina se non lo si vede con i propri occhi. Le foto che seguono si riferiscono alla preparazione dello spettacolo di un lontano capodanno torinese che si intitolava Il Cielo Che Danza. Sono le uniche foto che ci sono rimaste, le altre sono state rubate insieme a t-u-t-t-i  i computer dello studio  durante un furto al cui pensiero rabbrividisco ancora.




 





La performance del funambolo  invece  era parte  della serata finale delle Paralimpiadi invernali Torino 2006,   l'ho seguita tutta,  dall'inizio alla fine e al ricordo mi torna ancora la stessa emozione di quei giorni.









































Avevo fatto anche un piccolo video, la  qualità purtroppo lascia a desiderare ma ora che mi sono dotata di mezzi più avanzati  quasi quasi lo rimonto.






7 commenti:

Grazia ha detto...

Belle e suggestive le immagini, giusto il commento. Anch'io, come te e Giacinta, sono un'appassionata di questo tipo di spettacoli. Seguo le Cirque du soleil, con lo stesso incanto che hanno i bambini.
Cinque anni fa ad Anversa ho avuto il privilegio si seguire la prova generale di uno spettacolo e ho visto, come dici giustamente e come hai documentato, la fatica e la durezza dell'allenamento di questi straordinari attori- acrobati.
La poesia di questo tipo di rappresentazioni nasce anche dal fatto che la leggerezza di ogni gesto è una dura conquista.
Un grande grazie a chi, come loro, riporta nella vita reale la dimensione del sogno.

giacy.nta ha detto...

Straordinario "dietro le quinte".

Le immagini del video non sono nitide ma la poesia di chi riprende e di chi è ripreso lo è :))

p.s.
grazie per quel "preferito"...:)

Gracie ha detto...

Bello, anche a me piacciono queste cose.....con mia figlia saremo a Bologna a novembre per lo spettacolo del Cirque du Soleil, guarda un pò.....

dona ha detto...

Questa Torino che vado conoscendo attraverso di te mi piace molto. Sembrerebbe che ogni cosa sia intelligente e preparata con scrupolo e serietà. Va bene che l'erba del vicino..., ma, pensando a quello che passa Venezia nel campo dello spettacolo di piazza, mi vengono in mente solo carnevalate.

ivana ha detto...

Concordo!!!
Sono affascinata da questi spettacoli, e so quanto lavoro, passione e professionalità c'è dietro a semplici gesti magici, che ci vengono offerti con grazia e sicurezza incredibili!
Grazie per averceli proposti!

Terribile la perdita di computers...

Carla ha detto...

Belle queste foto, dalla preparazione allo spettacolo vero e proprio. Al solito il taglio che dai non è mai banale! Mi dispiace per il furto...

Fabipasticcio ha detto...

Mi dispiace per le disavventure con i furti, ma quello che sei riuscita a recuperare è sempre splendido. Sono professionisti fantastici che spero prima o poi di poter vedere...amo gli acrobati, gli equilibristi, tutti quelli capace di essere più leggeri di una piuma in aria...benritrovata! sai che nonostante tutto prima o poi torno baciuz♥♥♥

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