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Non è l'unica città ad avere dei portici, questo è sicuro, però credo che Torino sia l'unica al mondo a vantare qualcosa come diciotto chilometri di portici coperti.
I primi furono realizzati addirittura nel Medio Evo in quella che attualmente è piazza Palazzo di Città, ma è all'inizio del seicento che il portico diventa un elemento urbanistico significativo della città, con la costruzione di piazza Castello ad opera di Ascanio Vitozzi.
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Arriveranno poi intorno alla metà del seicento i portici di piazza san Carlo del Castellamonte,
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e poi quelli dei quartieri di Porta Susina e nella piazzetta del mercato di Porta Palazzo da parte di Filippo Juvarra; a metà del settecento Benedetto Alfieri realizzerà il progetto dei nuovi portici su piazza Palazzo di Città, così come li vediamo oggi.
Ai primi decenni dell'800 risalgono invece i portici di Piazza Vittorio Veneto, e negli anni immediatamente a ridosso dell'unità d'Italia quelli di Piazza Statuto.
Monumentali o sobriamente austeri, ne abbiamo per tutti i gusti: lastricati in pietra, rivestiti in marmo, alcuni con bei pavimenti in seminato e altri con i soffitti in legno a cassettoni.
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Diciotto chilometri vogliono dire una bella passeggiata lunga almeno ventimila passi, di cui noi approfittiamo subdolamente per stupire gli amici stranieri che conoscono Torino soltanto come la città della Fiat o della Juve, e che per questo motivo immaginano una città grigia e incolore fatta di lugubri capannoni e uno stadio di calcio.
Li accompagnamo a spasso, ci godiamo la loro espressione piacevolmente sorpresa, e concludiamo la passeggiata facendo notare loro che da piazza Castello al fiume i portici della via Po sul lato sinistro proseguono anche nell'attraversamento delle strade: era il lato su cui transitava la famiglia reale, che non poteva certo rischiare di prendere la pioggia. Sull'altro lato invece passeggiavano i cittadini comuni per i quali notoriamente non è il caso di star tanto a preoccuparsi, e infatti da quella parte, quando si deve attraversare la strada, ci si bagna la testa.
8 commenti:
mamma mia che bellezza!sei davvero fortunata a vivere in cotanta beltà
Foto bellissime come al solito e commenti molto precisi, grazie.
Auguroni
Va be' Dede,
anche qui da noi non scherziamo con i portici, hanno altro stile e colori, ma di km coperti, per far da salotto all'aperto ce ne sono parecchi. Bologna ne ha sui 40 km, e ogni paese e cittadina pure sono ricchi di queste arcate e spazi, larghi o stretti, che caratterizzano l'aspetto architettonico urbano!
Grazie per questa escursione nelle vostre vie!
Ciaoooooo!
vista da te Torino è ancora piu' bella. :-)
Chissà perche ma i portici di Torino mi sanno molto di amicizia e casa...
P
grazie degli auguri!
buona vita nel 2009 a dede!
la tua torino mi affascina sempre più e immagino che sia bello viverci
bella e gradita SEMPRE ,TORINO!persino dopo 10 ore di fermo auto (vedi blocco di dicembre delle autostrade per la neve)!soggiorno premiato ,l'indomani da sole e visita a reggia ,museo cinema e collina,villa Sassi:soireè elegante.. e poi collina su, dai cappuccini,vista città e portici.. cioccolata d'obbligo nel posto più intrigante che ci sia. Eccomi qui a posteriori..sempre bellissimo tutto ciò che pubblichi e descrivi!auguri per nuovo 2009!! pap
Torino ringrazia con affetto.
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