La passerella non è proprio l'ottava meraviglia del mondo ma basta non farci caso.
Arrivati da basso, ci si trova nel quartiere della Bruxelles proletaria. Qui gli anziani parlano ancora il brusselse sproek o marollien, un dialetto in cui francese e fiammingo concorrono a plasmare una lingua che la mia guida definisce colorita e scurrile
Marolles da Maricolles, una contrazione di Mariam Colentes, congregazione di religiose che vi si erano stabilite intorno al 1660. Quartiere di artigiani e rigattieri, viene industrializzato nel settecento e cade in disgrazia quando, con la pavimentazione della Senne intorno al 1870, molte fabbriche sono costrette a trasferirsi in periferia. Gli operai se ne vanno e al loro posto arrivano poveri e diseredati; il declino dura fino agli anni ottanta del secolo scorso, quando qualcuno comincia a ristrutturare le vecchie case fatiscenti.
Accanto alle osterie storiche si aprono nuovi ristoranti,
e di fianco alle vecchie botteghe di rigattiere si insediano modiste e profumieri alla moda, un mix intrigante che sembra regalare al quartiere una doppia anima, popolare e fighetta nello stesso tempo.
Place du Jeu de Balle, il cuore di Marolles, ospita il Vieux Marché, un mercato delle pulci molto vivace e confusionario in cui i venditori non sembrano granché preoccupati delle apparenze visto che ammassano le loro mercanzie dentro grandi scatoloni di cartone e va là.
Non so se sia possibile ai nostri giorni scovare il quadro di Raffaello nascosto sotto una crosta, io ho visto per lo più paccottiglia di tutti i generi, ma devo riconoscere che in questo campo si trovano pezzi che toccano vette sublimi.
Su un lato della piazza l'Eglise Notre Dame de l'Immaculée Conception, nota come Eglise des Capucins, è l'unica chiesa belga in cui è permesso entrare con un animale, e sul suo sagrato ogni prima domenica di ottobre ha luogo una benedizione a cui si dice che un circo abbia portato i suoi elefanti.
Dall'altro lato due splendidi gattoni fanno la guardia all'insegna di un calzolaio. Punto la macchina foto e la gatta tricolore ostenta immediatamente un regale distacco,
il micione rosso invece non apprezza l'intrusione e me lo fa' capire molto chiaramente.
11 commenti:
Una bellissima passeggiata che ho fatto più di una volta, in compagnia del coniuge (che mi prendeva in giro perché a me quell'ascensore trasparente faceva venire le vertigini) e poi della nostra cara amica Grazia che mi ha portato a vedere quel circo incredibile che è il mercato della Place du jeu de balle in un piovigginoso giorno di dicembre. Ricordo una grande quantità di posate ossidate, di vestiti lasciati a bagnarsi sotto la pioggia e di notevoli croste - alcune delle quali decisamente sfondate e semistaccate dalla cornice; nessuno, però, sembrava formalizzarsi troppo, come fai notare giustamente tu.
Saluti affettuosi
Scusami, ma per l'emozione avevo fatto un sacco di errori di ortografia e ho dovuto eliminare il commento precedente. Ti dicevo solo che, grazie a te, imparo nuove cose su Bruxelles e che questa città, vista dai tuoi occhi, mi piace sempre di più. Grazie
Duck fortunata, hai avuto un cicerone d'eccezione, Grazia ha accompagnato anche noi in una passeggiata attraverso una Bruxelles che i turisti non conoscono
Grazia sei troppo gentile, mi sembra difficile che sia tu ad imparare da me!
Tu e Grazia mi state facendo amare Bruxelles. Prima di "incrociarvi" me ne ero fatta tutt'altra idea. Grazie!
Bellissime vetrine; trovo invece decisamente mostruoso il ciapa puer in primo piano del mercato di Place du jeu de balle
"...mostruoso il ciapa puer in primo piano ..." nel suo genere il top, Giacy.nta,
Certo che, leggere di Grazia che impara cose di Bruxelles da Dede, è assssolutamente fantastico. Sì, avete letto bene: avverbio scritto con quattro "S".
Bye&besssssos ad entrambe
vero Nela San? anche a me 'sta faccenda suona incredibbbbile
Mannaggia a voi! La smettete di scrivere post bellissimi su Bruxelles almeno per un po’? Vi prego! Per ora non posso andarci e voi mi state facendo venire una voglia irresistibile di partire!
baci cara! i tuoi post sono dell'ordine " partire e non tornare"
Ecco, se prima avevo il rammarico di essere stata in Belgio senza aver visitato Bruxelles, dopo aver letto i tuou post più recento mi darei delle badilate.... beh, hai capito dove!
Non conoscevo questa zona, grazie!
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