venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della memoria 2012


In occasione della Giornata della memoria 2012 ripubblico  ancora una volta il post già pubblicato negli anni precedenti.  Voglio sottolineare che la  ripetizione non è casuale, come purtroppo  non è casuale continuare a leggere articoli, commenti e giudizi ispirati da un razzismo che non è soltanto odioso e vergognoso, ma è anche,  e forse soprattutto, molto molto  preoccupante.




Fino a oggi non avevo ancora mai  pubblicato  foto di  Auschwitz.
Mi sembrava un'operazione scorretta, da paparazzo di bassa lega alla ricerca di scoop. Oggi che è il giorno della memoria  ho cambiato idea,  e  mi sono convinta che sia invece opportuno renderle pubbliche perchè anche un  blog  che di solito si occupa di  inconsistenti amenità  può portare il suo modesto  contributo.


Non voglio titillare il vouyerismo di nessuno e non metto  le fotografie più impressionanti, preferisco mostrare le foto della zona  in cui il lager appare simile ad  un  ordinato villaggio di campagna perché é fondamentale  che tutti teniamo sempre molto bene in  mente che il Male ama nascondersi  dietro  una faccia rispettabile






4 commenti:

Fabipasticcio ha detto...

Non Auschwitz, ma Dachau...cambia il nome ma non la sostanza...sono contenta che ognuno abbia ricordato a proprio modo...ricordare è condividere un abbraccio anche tra lacrime e dolore...importante è continuare a farlo e trasmettere questa importanza. Ale con i suoi compagni ha visto il film "Il bambino con il pigiama a righe" pochi giorni fa, è tornato a casa con tante tante domande, tanti sguardi...io son di lacrima facile eh, ma piangere mentre parlava ne valeva la pena...scusami se son partita per una delle mie tangenti.
Un abbraccio

Antonietta ha detto...

io preferisco il silenzio oggi, anche se ho visitato Auschwitz e ancora ho nelle orecchie il silenzio della morte

Nishanga ha detto...

..un blog che di solito si occupa di inconsistenti amenità..??!
hai un´altro blog e non ne sapevo niente?? ..joke..alleggeriamo.
anche perche´..sempre sentimentalona la nostra Fabi, mi commuove.
anyway..tu sai che non sono Mai entrata tra i cubi di cemento ma da quando ho visto lo spettacolo di Marco Paolini e mi addormento (sic) con Kaputt, io non faccio che pensare. Anche perche´e´da un po`che qua tra italians se ne discure un giorno si´e l´altro pure. L´argomento e´spinoso e vasto ne riparliamo, per adesso c´e´il post di stamattina: spread up/spread down..che di questo anche si tratta

Gracie ha detto...

Hai ragione, non ci si dovrebbe mai stancare di ripetere certe cose. La mia paura più grande è che quando gli ultimi vecchi sopravissuti se ne andranno non rimarrà più nessuno come nostra globale e collettiva memoria storica. E allora?
P.S. dopo 5 giorni a Londra e 10 a letto con una brutta influenza, finalmente ho trovato un pò di tempo per leggerti, e come sempre devo dire che è stato un piacere.

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