domenica 18 dicembre 2011

Di cosmonauti russi e di quarti d'ora di notorietà


Vero che giro con una borsa pesante come una valigia e tra tutto quello che mi porto sempre appresso c'è pure la macchina fotografica, ma se così non fosse il  quarto d'ora di celebrità che secondo Andy Warhol mi spetta di diritto  non sarebbe mai e poi mai potuto essere  immortalato dal mio consorte.  Ieri, primo giorno della mostra Russian Cosmos al Castello di Rivoli, mentre assistevo   rapita  al volteggiare di due astronauti  in  un film di fantascienza muto  del 1923,   una giornalista della tivù russa  mi ha chiesto se accettavo un'intervista.  Il mio inglese è notoriamente sotto il minimo sindacale ma anche la signorina non pareva uscire  da Oxford perciò il nostro interplay  è stato forzatamente scarno ed essenziale. Risparmio i convenevoli e salto subito alla domanda clou: la signorina mi ha chiesto se per caso avessi già sentito parlare di Yuri Gagarin!!!!!!!!!!!!




Finita l'intervista,  mi ha chiesto nome e cognome e mentre io facevo lo spelling lei  digitava sul suo iPhone. Purtroppo il mio nome non è dei più semplici e la signorina pareva in leggera difficoltà, così  alla  fine mi ha mostrato il display perchè controllassi.  Essendo scritto in cirillico non ho capito un  accidente,  ma  ho approvato con grande  calore.  





11 commenti:

Grazia ha detto...

Non vedo l'ora di vederti alla televisione russa, dovessi anche montare una parabola, un'antenna satellitare o acquistare un abbonamento perenne a Skype...In alternativa dimmi dove trovare il DVD. Un abbraccio

ivana ha detto...

Ciao Dede!!!

Esilarante!!!!
Coi caratteri cirillici sarei andata bene, e avrei visto che ha scritto...ma me lo immagino...mica sei sprovveduta neppure su Gagarin!!!
Né sei mai pregiudicante o prevenuta verso qualsiasi nazionalità!!!
Complimenti per la meritata notorieà!!!

Ciauuuuuu!!!

giacy.nta ha detto...

un fuori programma simpatico. Ciao, cara!

Antonietta ha detto...

ehi, celebrità..ora quando ti si parla solo russo DA!
ciaooooooooooooooooo

dona ha detto...

Grande Dede! Allora ti vedremo alla TV russa? :D
Mi ricordo anch'io di Juri Gagarin, e pure di Valentina Tereskova, anche se all'epoca ero ancora troppo piccola per seguire le loro imprese. Quello che ricordo distintamente sono i loro nomi, pronunciati spesso dal nostro (primo) televisore in bianco e nero.

Nela San ha detto...

Ecco, ci sono quei giorni in cui, in cui vorresti proprio avere un cognome semplice come il tradizionale "Rossi" oppure uno ancora più semplice...e invece no! Ti prendono il cognome, te lo storpiano, te lo accorciano o lo anagrammano etc etc. Come ti capisco! Nel tuo caso rimarrai col beneficio del dubbio. Per questa volta, almeno. Bye&besos

Gracie ha detto...

Speriamo che qualcuno posti l'intervista su YouTube perchè non ho la parabola!

Giuliana ha detto...

dovrò rispolverare il mio russo...

grande Dede!

Fabipasticcio ha detto...

Dede senza frontiere!
Un quarto d'ora di notorietà e con classe.
Lascio gli auguri per te ed i tuoi cari di un Natale non lungo solo un quarto d'ora ma un anno intero almeno e ricco di serenità con un Nuovo Anno foriero di cose buone e sogni realizzati

Martissima ha detto...

sto ridendo di gusto per questa intervista tra muti ma tu Dede sai sempre come tirarti fuori dagli impicci, grazie per il momento ilare che mi hai donato, ti lascio tanti auguri di un sereno e godereccio natale in buona compagnia che è l'ingrediente più importante, bacioni!!

simoff ha detto...

divertente!!!! e hai fatto fare un figurone a noi italiani...coi russi!!! baci

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