martedì 22 novembre 2011

Il Parc Georges Brassens e il mercato dei libri usati


Dedicato a  Georges Brassens,  che abitava al numero 42 della vicina Villa Santos-Dumont, il parco  

 

nasce sulle ceneri di un  vecchio mattatoio, il mattatoio  Vaugirard  per la precisione. 


E' una informazione interessante che tutte le  Guide di Parigi forniscono, anche se a mio modesto parere  non è che ci voglia un'intelligenza superiore per arrivarci da soli: tori e cavalli campeggiano ad ogni ingresso e per i più duri di comprendonio c'è anche  la statua di un forzuto  lavorante che trasporta   una mezzena di bue  macellato. Più chiaro di così.

Della vecchia struttura però  sopravvivono intatti soltanto la torre dell'orologio e il grazioso laghetto che la lambisce, tutto il resto è diventato un  parco studiato in particolar modo  per far felici  i bambini. Ci hanno messo dentro un teatro a forma di piramide

giostre, ruscelli, arnie e anche una piccola  vigna.  
Le aiuole  emanano  profumi  di salvia e rosmarino e ogni singolo cespuglio è  etichettato  in latino ed in braille




Sotto le belle tettoie di Baltard (l'autore di quelle  Halles  mai abbastanza rimpiante di cui oggi purtroppo non ci  resta che il ricordo ) dove in origine si svolgeva   il mercato dei cavalli, il sabato e la domenica si tiene  il mercato dei libri antichi e d'occasione. 

Verrebbe da pensare che un posto tanto grande da aver contenuto un mercato di bestiame sia spropositato  per alloggiare qualche banchetto di libri usati, e invece non c'è un buco libero, bancarelle a perdita d'occhio.





Parafrasando un vecchio slogan, qui non si trova  di tutto ma proprio TUTTO:  introvabili preziosissime prime edizioni ancora intonse  e  volumi da due lire vecchi come il cucco, unti e bisunti e che si disfano solo a guardarli. La gente  sfoglia,  consulta, chiede consiglio  in mezzo a  un gran  via vai  di termos di tè bollente. E' chiaro come il sole che, a parte noi due,  sono quasi tutti habitué ma tutto sommato, a parte qualche inevitabile eccezione, non sembrano tirarsela  troppo. 
Quel che è sicuro è che qui i turisti  ci vengono raramente, e i bouquinistes  dei lungosenna,  con le loro  foto finte antiche e le tour eiffel  di plastica sembrano lontani  anni luce.
  









10 commenti:

Nela San ha detto...

Dopo mia figlia, che ha usato i tuoi post precedenti come guida per Parigi, indovina chi impiegherà questo come Dizionario Viatorio quando andrà nella Ville Lumière?
Bye&besos

dede leoncedis ha detto...

accipicchia che responsabilità mi dai Nela San, vuol dire che mi devo spicciare a mettere nero su bianco la montagna di cose che mi sono appuntata!

Giuliana ha detto...

che meraviglia di réportage Dede! Grazie di cuore....in mezzo a quei libri ci perderei settimane....

sono felice di ritrovarti anche qui...

un caro saluto

Giuli

dona ha detto...

Bello l'ex-macello, e una vera chicca il mercato. Ma sul serio perchè, di tutte queste preziose informazioni, non provi a fare una vera Dede-guida di Parigi?

Grazia ha detto...

Concordo: una Dede- guida di Parigi si impone .Avvertimi non appena ti decidi.Saluti transoceanici

dede leoncedis ha detto...

una guida? magari!!!
ecco un mestiere che mi piacerebbe fare da grande .....

Mav ha detto...

Che invidia! Qui è pieno di mercatini di libri che non posso leggere, grrr!

Antonietta ha detto...

vorrei tuffarmi in quel mare di libri!!!!!!!!!!!!

Gracie ha detto...

Ho trovato qualcosa di molto simile vino al Blackfriars Bridge a Londra, indovina di cosa sarà piena la mia valigia al ritorno?

simoff ha detto...

splendido post...nel prossimo viaggio a parigi non me lo farò mancare....ciao e grazie della tua condivisione...

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