Molti (me compresa) la ritengono la più bella piazza di Parigi, ma anche se non lo fosse, Place des Vosges è certamente il primo esempio di pianificazione urbanistica. Sul lato nord della piazza attuale già intorno al 1420/1430 esisteva un palazzo reale, l'Hotel des Tournelles (ci vorrebbe l'accento circonflesso sulla o di hotel, ma sulla mia tastiera non lo trovo). Succede che nel 1559, il 30 di giugno per essere precisi, Henri II durante un torneo sfida il capitano della sua guardia, tale Montgomery. Per un caso fortuito, la lancia di Montgomery si spezza e penetra nell'occhio di Henri. Viene chiamato il più famoso chirurgo dell'epoca, Ambroise Paré, ma dopo dieci giorni di agonia il re muore nonostante Paré abbia sperimentato cure su cure adoperando i crani dei condannati a morte, decapitati appositamente per salvare l'augusto infortunato. Caterina de' Medici, rimasta vedova, ordina di abbattere il palazzo in cui è morto il marito e l'area diventa così il più grande mercato di cavalli di Parigi, dove si arriva a trattare la vendita di duemila capi la settimana.
Passano un po' di anni, e nel 1605 il re Henri IV capisce che è il caso di dare nuova dignità a questo enorme terreno libero, e decide di costruirci una piazza, la sua piazza regale. Place Royal.
Vuole una piazza monumentale, aristocratica, con un grande porticato a volte lungo tutti gli edifici, e belle case solide, con facciate in pietra e mattoni.
Nel 1612 i lavori sono terminati. Vi sono due palazzi principali, il Pavillon du Roi a sud ed il Pavillon da le Reine a nord, e nove edifici per lato, tutti realizzati in mattoni rossi pietra bianca e tetto in ardesia. Nel centro, un grande prato.
Place Royal viene inaugurata per il matrimonio di Luigi XIII con Anna d'Austria, ma Henri non la vedrà mai, è morto assassinato due anni prima.
Col tempo il prato centrale è diventato un giardino diviso in quattro aree simmetriche, ciascuna dotata di alberi, sentieri, e una fontana perfettamente uguale alle altre. Al centro c'è la statua di Luigi XIII. E' una copia dell'originale, che era stata commissionata da Richelieu ma è andata distrutta durante la Rivoluzione, e la mia guida ne riporta la storia curiosa: il cavallo era stato realizzato da un allievo di Michelangelo per una statua di Henri II mai portata a termine, e chi era stato in seguito incaricato di occuparsi della figura di Luigi XIII deve aver sbagliato le quote, col risultato che il re appare sproporzionatamente grosso e sembra cavalcare un pony.
Molti sono stati gli inquilini illustri, a partire dal cardinale Richelieu che nel 1615 abitava al numero 21, e poi la Marquise de Sévigné, Théophile Gautier, Alphonse Daudet. Di Victor Hugo, che abitò al numero 6 in quello che un tempo era chiamato l'Hôtel de Rohan-Guéménée, parleremo ancora.
Dimenticavo: la Place Royal cambia nome per decisione di Bonaparte, in omaggio al dipartimento dei Vosgi che fu il primo a pagargli le tasse, nel 1800.