giovedì 17 marzo 2011

Buon compleanno Italia





















Oggi  si inaugurano le mostre che Torino ha messo in piedi per festeggiare il centocinquantesimo compleanno dell'Italia.
Sono stati mesi di lavoro duro, impegnativo e faticoso: so quello che dico perché ci sono stata dentro  anch'io, anche se solo  di riflesso, e ho visto crescere questa avventura giorno per giorno.  Assistere allo sviluppo di un progetto così grosso è un'esperienza molto diversa dal vedere soltanto il   prodotto fatto e finito. Ti permette di capire soprattutto che ogni giorno  ci sono milioni di intoppi  e  ostacoli e difficoltà,  che mai ti saresti immaginato,  da affrontare e risolvere.  Bene e in fretta, e sapendo per di più  di avere decine di fucili puntati addosso. 

Perciò mi autoperdono questa scivolata  retorica e confesso di essermi molto  emozionata pensando che tutta questa gente ha lavorato per  

Mi piacerebbe anche che questo post cadesse sotto lo sguardo di quel signore con alti  incarichi istituzionali che  sostiene che con la cultura non si mangia. Ma questo è un altro discorso.

Buon compleanno Italia.



8 commenti:

Carla ha detto...

Belle, eloquenti e significative le tue foto. Come sempre.

Antonietta ha detto...

mi piace il post, azzeccate le parole e belle le foto, io glielo spedirei, a LUI!!!

Fabipasticcio ha detto...

Garimberti dice "Mi muove ciò che mi commuove"
grazie Dede per questo viaggio non retorico ma commovente.
E' vero che con la cultura non si mangia, con la cultura SI VIVE!

Nela San ha detto...

Grazie Dede, bellissimo.
Anche qui, come da FB desidero esprimere un "in-bocca-al-lupo" e alla faccia di quei "mangia-pane-a-tradimento" che occupano le sedie al Parlamento che nemmeno sanno per cosa si festeggia oggi. Proporrei di toglier loro un anno di stipendio da parlamentare (o ministro) tanto a loro non cambia nulla, mentre invece dirottare quei soldi su progetti culturali, cambierebbe qualcosa.

Paula Feldman ha detto...

Bellissimo pensiero...le foto pure. Sono d'accordo con Antonietta...spediscilo a quello.

Gracie ha detto...

Forse con la cultura non si mangia....ma in questo paese la si respira, la si trasuda, la si percepisce, ad ogni angolo di strada c'è qualcosa che rimanda al passato che ancora è vivo e respira....Quando dico di essere orgogliosa di essere italiana (ultimamente un pò meno del mio paese, ma per fortuna poi incontro qualcuno che mi fa invece cambiare idea)alludo anche a questa nostra cultura e storia che ci avvolge tutti quanti.....Sono la sola che ogni volta che ascolta il coro cantare il Và Pensiero dal Nabucco (come ieri sera) si sente un groppo in gola?

dona ha detto...

Esco dal coro per dire che, secondo me, nonostante il lodevole impegno, questa commemorazione non ha unito affatto gli italiani ma ha lasciato le divisioni esattamente come stavano. Una cosa bella, però, gliela devo riconoscere: in questo momento di vuoto pneumatico istituzionale ha contribuito non poco a cementare il consenso e la stima di tutti nei confronti del nostro Presidente. Trovo che Napolitano sta diventando ogni giorno di più la vera guida di riferimento del Paese in cui tutti ci riconosciamo.

dede leoncedis ha detto...

è vero Dona, e sarebbe stato impossibile che le celebrazioni facessero il miracolo, però almeno hanno favorito la riflessione che senza un comune sentimento di appartenenza non si va lontano. In questo, la voce appassionata e rotta dall'emozione del nostro presidente è stata molto più efficace di qualsiasi discorso

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