giovedì 1 luglio 2010

sessanta pianoforti


Che tra New York ed    i  pianoforti   ci fosse una   love story   ce ne eravamo già  accorti da un pezzo, 


e d'altra parte già in un caldo pomeriggio di giugno di un paio di anni fa l'ignoto  pianista dai capelli rossi della foto qui sopra   suonava un  valzer di Chopin  stropicciandosi altamente  sia del traffico che del via vai della gente intorno a lui. 




Lo so che non potete controllare e  potrei raccontarvi qualsiasi storia, ma io  non dico bugie:  il valzer che l'ignoto pianista dai capelli rossi suonava nel parco era  questo.   
Scene così  si potranno vedere fino al cinque  luglio in tutta New York,   grazie a 60 Street pianos ,   geniale intuizione di un artista inglese per merito del quale sessanta pianoforti sono stati sistemati in sessanta luoghi della città distribuiti  abbastanza equamente  in ogni borough, a disposizione di chiunque voglia suonarli.  
Sarà  compito dell'organizzazione no profit   Sing for Hope  , poi, di individuare sessanta  scuole a cui  verranno regalati  i pianoforti una volta conclusa la manifestazione. 
A me piacerebbe proprio  vedere succedere  una cosa del genere anche dalle nostre parti: vorrebbe dire che anche da noi si può amare  la  musica a tal punto da volerla suonare dovunque,  che   anche da noi si può lasciare un pianoforte per  strada  e ritrovarlo intero e non sfasciato o distrutto o incendiato  dal primo  cretino che passa ,  che anche da noi  ci possono essere scuole che ricevono in dono un pianoforte.  Mi piacerebbe pensare che anche noi siamo gente civile. 

9 commenti:

Chiara ha detto...

anche a me piacerebbe pensarlo cara Dede...grazie di aver mostrato un'altra NY che in quei pochi metri quadri si riscatta dalla vita caotica che siamo abituati a vederle scorrere addosso...un bacio e un buon fine settimana

dede leoncedis ha detto...

grazie a te per la visita, Chiara!

ivana ha detto...

Che bella idea!!!
Grazie...io ci spererei, che fosse realizzabile...chissà, una pulce nell'orecchio dei miei concittadini che ora stanno creando eventi culturali a tutto spiano, riguardante l'arte (vedi l'arte sotto i portici, con concorso di acquerello in giugno!).......forseeee!!!!!

Grazie Dede, sempre ottimi servizi ci offri!!!!
Ciauuuuuu!!!

dede leoncedis ha detto...

Ivana promettimi che se riesci a convincere i tuoi concittadini me lo fai sapere!

Martissima ha detto...

peccato non essere a NY proprio ora ;-(

Gracie ha detto...

Bella domanda....
Comunque, leggi qui...http://mylittleplace.blog.com/2010/07/02/disappointed-very-much-so/

dede leoncedis ha detto...

peccato davvero non esserci, Astro!
Gracie, Michael Buble a parte, Torino merita comunque attenzione e noi siamo sempre qui; a disposizione

Carla ha detto...

Che bello! Un piccolo brivido di emozione mi ha attraversato mentre leggevo questo post... e sì, sarebbe bello se anche qui...

Fabipasticcio ha detto...

Mi piacerebbe pensare che noi, che siamo un popolo di santi, di poeti, di artisti e di navigatori, fossimo in grado di apprezzare la cultura...ma visto come vanno le cose a scuola no...non ce la posso fare a crederlo!
Mi sa che dovremmo cominciare a metter da parte i soldini per un viaggio a NY.
Grazie Dede
bellissima la foto dell'intro, è un panorama che ricordo!
baci baci

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