Che tra New York ed i pianoforti ci fosse una love story ce ne eravamo già accorti da un pezzo,
e d'altra parte già in un caldo pomeriggio di giugno di un paio di anni fa l'ignoto pianista dai capelli rossi della foto qui sopra suonava un valzer di Chopin stropicciandosi altamente sia del traffico che del via vai della gente intorno a lui.
Lo so che non potete controllare e potrei raccontarvi qualsiasi storia, ma io non dico bugie: il valzer che l'ignoto pianista dai capelli rossi suonava nel parco era questo.
Scene così si potranno vedere fino al cinque luglio in tutta New York, grazie a 60 Street pianos , geniale intuizione di un artista inglese per merito del quale sessanta pianoforti sono stati sistemati in sessanta luoghi della città distribuiti abbastanza equamente in ogni borough, a disposizione di chiunque voglia suonarli.
Sarà compito dell'organizzazione no profit Sing for Hope , poi, di individuare sessanta scuole a cui verranno regalati i pianoforti una volta conclusa la manifestazione.
A me piacerebbe proprio vedere succedere una cosa del genere anche dalle nostre parti: vorrebbe dire che anche da noi si può amare la musica a tal punto da volerla suonare dovunque, che anche da noi si può lasciare un pianoforte per strada e ritrovarlo intero e non sfasciato o distrutto o incendiato dal primo cretino che passa , che anche da noi ci possono essere scuole che ricevono in dono un pianoforte. Mi piacerebbe pensare che anche noi siamo gente civile.
9 commenti:
anche a me piacerebbe pensarlo cara Dede...grazie di aver mostrato un'altra NY che in quei pochi metri quadri si riscatta dalla vita caotica che siamo abituati a vederle scorrere addosso...un bacio e un buon fine settimana
grazie a te per la visita, Chiara!
Che bella idea!!!
Grazie...io ci spererei, che fosse realizzabile...chissà, una pulce nell'orecchio dei miei concittadini che ora stanno creando eventi culturali a tutto spiano, riguardante l'arte (vedi l'arte sotto i portici, con concorso di acquerello in giugno!).......forseeee!!!!!
Grazie Dede, sempre ottimi servizi ci offri!!!!
Ciauuuuuu!!!
Ivana promettimi che se riesci a convincere i tuoi concittadini me lo fai sapere!
peccato non essere a NY proprio ora ;-(
Bella domanda....
Comunque, leggi qui...http://mylittleplace.blog.com/2010/07/02/disappointed-very-much-so/
peccato davvero non esserci, Astro!
Gracie, Michael Buble a parte, Torino merita comunque attenzione e noi siamo sempre qui; a disposizione
Che bello! Un piccolo brivido di emozione mi ha attraversato mentre leggevo questo post... e sì, sarebbe bello se anche qui...
Mi piacerebbe pensare che noi, che siamo un popolo di santi, di poeti, di artisti e di navigatori, fossimo in grado di apprezzare la cultura...ma visto come vanno le cose a scuola no...non ce la posso fare a crederlo!
Mi sa che dovremmo cominciare a metter da parte i soldini per un viaggio a NY.
Grazie Dede
bellissima la foto dell'intro, è un panorama che ricordo!
baci baci
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