giovedì 8 aprile 2010

Lincoln Center, il MET e il Set







Metropolitan Opera  di New York confidenzialmente detto Met, il  palcoscenico  che ogni cantante lirico sogna di calcare, è solo una parte dell'imponente  complesso architettonico che comprende sei grandi edifici in marmo bianco situati nell'Upper West Side a pochi passi da Columbus Circle e da Central Park West. Il complesso è il Lincoln Center for the Performing Arts, ed è fin troppo facile immaginare che sia stato intitolato alla memoria di  Abramo Lincoln, il presidente che morì, se ricordate, per mano di un personaggio che abbiamo già avuto modo di incontrare. 
Fin troppo facile previsione, dicevamo, ma sbagliata, perchè il Lincoln che si vuole omaggiare fu  invece il primo  agricoltore ad aver iniziato l'opera di dissodamento dei terreni circostanti.
Qui hanno sede alcune tra le più importanti istituzioni culturali di tutti gli USA:  Metropolitan Opera, New York City Ballet, New York Philarmonic, la famosissima Julliard School oltre ad un considerevole numero di istituzioni minori.





































Uno spettacolo al Lincoln Center può essere costosissimo, ma non è raro assistere a  eventi gratuiti di tutto rispetto, e  nella bella stagione un'orchestra suona sempre nella piazza centrale,  dove  nugoli di  impiegati seduti intorno alla fontana sotto il grande tendone bianco riescono a ingerire durante una sola pausa pranzo   calorie sufficienti a  rendere obeso  un esercito.


E' l'estate la stagione migliore per godersi una quantità incredibile di  spettacoli low price, a partire dal Mostly Mozart Festival, uno dei più importanti festival di musica  da camera in cui si suona  da Bach a Schoenberg e  non soltanto Mozart,  fino al  Midsummer Night Swing dove   magnifiche  orchestre   si avvicendano a suonare  mentre la gente intorno balla  fino a notte.  
Sono tutti bravissimi, i musicisti che suonano da dio e i ballerini che ballano come veri professionisti, tanto da far sorgere il sospetto che siano in realtà tutti   ballerini in cerca di  scrittura. 
A  patto di non lasciarsi  influenzare dal triste dubbio di trovarsi tra  disoccupati che danzano per  disperazione,  stare lì  è divertente come essere nel  mezzo di un musical di Broadway.
Ma il gioiello di tutto il Lincoln Center è il  Metropolitan Opera House,  un teatro in grado di accogliere quattromila spettatori, tutto   rivestito in travertino bianco, con la facciata scandita da cinque altissime  arcate,  





























un proscenio alto sedici metri,  un palcoscenico altamente meccanizzato che permette la messa in scena di uno spettacolo diverso per ogni giorno della settimana,  tappeti rossi lampadari di cristallo  e scenografiche scalinate nel foyer. 



























































Pare che perfino il sipario in damasco dorato sia il più grande sipario del mondo, ti pareva. 
Marc Chagall avrebbe voluto chiudere gli spazi tra  le cinque arcate con   vetrate istoriate da lui, ma la paura che qualche idiota teppista  potesse distruggerle a colpi di pietra fece tramontare il progetto e Chagall dovette accontentarsi di realizzare due soli dipinti (forse cinque sarebbero stati troppo  costosi anche per il teatro più grande del mondo)  che sono stati  sistemati  davanti alle vetrate, 
























è vero, ma che per  timore che la luce del sole li possa rovinare, durante la giornata  vengono  tenuti accuratamente coperti e sono  esposti soltanto  verso sera.

Nello shop sono  in vendita i CD e i DVD di tutte  le incisioni realizzate al Met, e anche soltanto un veloce sguardo alle  etichette è sufficiente per rendersi conto che su  quelle scene sono saliti TUTTI i più grandi artisti del mondo.


























Dimenticavo: nello shop sono in vendita anche alcuni costumi di scena. Prendete nota, in  caso qualcuno vi invitasse improvvisamente ad un ballo in maschera.







E se  si è capito che abbiamo parlato di Lincoln Center e di Met, qualcuno si chiederà perchè caspita mi sia venuto in mente di alludere nel titolo anche  ad un set. 
Svelerò l'arcano: prima che si costruisse il Lincoln Center, questa era zona di slums poverissimi da cui gli abitanti furono fatti sloggiare per essere  trasferiti più a nord.  Prima che iniziassero  le demolizioni,  la zona fu scelta come set cinematografico e proprio qui vennero girati gli esterni di West Side Story
































9 commenti:

orsy ha detto...

Il guaio è che qui arrivo, guardo e scruto, leggo, mi saltano fuori riferimenti assortiti, insomma me la godo... e poi ci sono troppe o troppo poche parole, e l'ebete resta lì, muta.
Anche ieri la stessa cosa con i sandwich. Posso mica scrivere buondiochebello, ti pare, Dede?

dede leoncedis ha detto...

Orsy non ti devi giustificare, a me capita lo stesso nel rispondere ai comment. Vorrei trovare una frase azzeccata per ciascuno come sanno fare le bloggers serie, ma non ci riesco mai

Gracie ha detto...

"Me la godo".... proprio come dice orsy.... è esattamente quello che provo io ogni volta che leggo un tuo post Dede, sempre ben scritti, interessanti e non banali....sì, proprio una goduria.

dede leoncedis ha detto...

grazie di cuore anche a te Gracie

Antonietta ha detto...

sempre + una città stupenda, da vedere

cri ha detto...

Dede, che bel blog!!! Grazie a Carla (il club di nora bra) ti ho scoperto e verro' spesso a trovarti!
Cia, Cristina

dede leoncedis ha detto...

Antonietta come hai raggggione! e' stupenda davvero
Cristina, piacere di fare la tua conoscenza, torna quando vuoi

Martissima ha detto...

il lincoln center....segnato! mi sto spulciando i tuoi post per cercare mete che non sono le più conosciute turisticamente e segno per le prossime vacanze, è bello leggerti praticamente in tempo reale ;-))) ciauzzzzzzzzzzz

Phivos Nicolaides ha detto...

Ho volentieri aggiunto il tuo bellissimo blog al mio elenco di blog! Saluti, Felipe Travelling

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