venerdì 8 maggio 2009
ghiaccioli?
Sul blog dell'Accademica Artemisia si parla da qualche giorno di frullati. Interessanti, ricchi di accostamenti insoliti tra frutta e aromi, profumati, saporiti, colorati. Bellissimi e buonissimi, ma con un limite. Il frullato nell'immaginario collettivo (si vede che ho imparato il linguaggio delle riviste femminili, neh?) è un beverone salutistico da breakfast domenicale. Come promuoverlo a succoso pre-dessert da fine cena elegante? Elementare Watson: è sufficiente farlo diventare un frullato gelato, da servire in tavola al posto dell'ormai troppo sfruttato sorbetto, e con un appeal di gran lunga maggiore.
Come mi capita sempre, la scoperta non è del tutto mia, ci sono arrivata rielaborando diversi input ricevuti qui e là.
Primo input: un superbo sorbetto preparato in cinque minuti da un'amica schiaffando semplicemente nel Bimby pesche congelate e zucchero, che mi ha aperto inimmaginabili orizzonti sui dessert di frutta iperveloci, come dire il massimo dei risultati con il minimo della fatica, analisi costi-benefici ampiamente soddisfatta.
Secondo input: la vetrina di una gelateria zeppa di ghiaccioli alla frutta dall'aspetto accattivante, che mi hanno fatto pensare: perchè no?
Terzo input: un blitz al Metro da cui ero emersa corredata di una fornitura dissennata di bicchierini monodose in plastica e una domanda: e mo' che ci faccio?
Piccoli dessert di frutta gelata, ecco che ci faccio.
Per la versione base è sufficiente frullare la frutta (più zucchero a piacere), badando che la miscela sia, per quanto possibile, densa. Se la frutta è molto acquosa sarà utile farla cuocere brevemente per asciugare l'acqua in eccesso, e per addensare il tutto può rivelarsi utile anche l'aggiunta di qualche cucchiaio di marmellata, che inoltre permette di sperimentare nuovi mix di sapori.
Per servirli non c'è bisogno che sia estate, anzi direi che riscuotono il maggiore successo alla fine di una cena invernale particolarmente ricca, per aprire la strada al dolce vero e proprio.
Si estraggono dal contenitore scaldandolo brevemente con le mani e si mangiano come un normale ghiacciolo, ma sono molto ma molto più buoni.
nei bicchierini qui sotto:
giallo carico - ananas e zucchero
rosso scuro - gelatina home made di frutti di bosco
giallo chiaro - spremuta di limone zuccherata (la meno riuscita di tutte, troppa acqua, si scioglie troppo in fretta)
marrone scuro - cioccolato fondente e acqua, mescolati scaldandoli nel micro onde
bianco - pasta di mandorle siciliana e acqua, mescolati come sopra
rosa - marmellata di fragole.
Questi non contengono nè panna nè yogurt, ma le sperimentazioni non sono finite qui.
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8 commenti:
EVVIVA DEDE :)))
grazie cara dede :-)
Pensa Dede che mia mamma quando arriva il caldo si prepara dei gran bicchieroni di succo di frutta surgelato e tutte le sere si mangia il suo ghiacciolone.
Dede, ma gli stecchi dove li hai presi???
Marinella, tua mamma è troooooppo avanti!
Lydia, per il primo esperimento ho corrotto il gelataio e mi sono fatta cedere una cinquantina di stecchi di legno, ma tra poco li avrò finiti e non so come fare. Potrei ricattare il gelataio. Non sarebbe una cattiva idea cominciare a pedinarlo
Che belli!
E che buoni. iolosolosoloso!
bella idea..ho scoperto ogi per caso il tuo blog...e questo post è perfetto visto che siamo a maggio...grazie per l'idea che senz'altro copierò...
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