domenica 28 marzo 2010

di architettura, di editori spregiudicati e di nipotine terroriste



William Randolph Hearst era il  rampollo di una ricca famiglia, cresciuto negli agi e  viziatissimo da una madre esageratamente permissiva. Iscritto ad Harvard, se ne fece cacciare e non si laureò mai, ma d'altra parte l'istruzione non pare sia mai stata in cima alle sue priorità,  consapevole com'era di essere l'erede di una delle fortune più immense degli Stati Uniti. Direttore del suo primo giornale a ventitre anni,  Hearst non si fece mai scrupolo di pubblicare notizie scandalistiche, e tantomeno si curò mai di controllarne la veridicità. Possiamo dire senza tema di smentite che fu uno spregiudicato  manipolatore dell'opinione pubblica. Succede.
Pare che la sua strenua  battaglia contro la coltivazione della cannabis sia dovuta, più che ad un encomiabile impegno civile, alla concorrenza della carta derivata dalla canapa.   Pensate,  se anche Hearst nelle sue cartiere  avesse usato la canapa, la guerra alla droga avrebbe preso un altro verso. 
Non gli andò mai bene in politica, fallì un paio di volte la corsa alla carica di sindaco con il partito democratico e alla fine divenne conservatore.  
Sposatissimo e mai divorziato,  mantenne parallelamente  una lunghissima relazione pubblica con una attrice famosa. Succede,  anche questo.
A lui si ispirò Orson Welles per la figura di Citizen Kane in Quarto potere, e questo non gli piacque per niente. Mise in atto  una campagna violentissima contro il film, fino a  chiederne la censura e perfino la distruzione. Gli andò male. Allora succedeva, adesso chi lo sa.
Fu anche il nonno di quella Patricia Hearst balzata agli onori della cronaca negli anni settanta quando, rapita da un tal Esercito di Liberazione Simbionese, ne abbracciò la causa partecipando a numerose rapine a mano armata.  Chissà dove sarà finita adesso, io ricordo solo che di galera ne fece poca e fu rapidamente graziata.



Per tornare in argomento, Hearst nel 1928 per la sede dei suoi giornali aveva fatto costruire  un edificio di sette piani in stile Art Deco, 


































con l'intenzione di renderlo sempre più alto man mano che il suo impero fosse cresciuto. 



L'impero editoriale di Hearst si è disgregato, ma l'edificio si è effettivamente alzato.
Lo ha fatto  nel 2006  Norman Foster, calcando volutamente  la mano sul contrasto tra l'architettura esistente e la nuova torre






























torre che è  costituita da un telaio ipertecnologico di travi in acciaio riciclato dentro cui i moduli vetrati creano un effetto di diamante. 






















L'orditura diagonale delle travi ha consentito  un notevole risparmio di acciaio, i vetri basso emissivi  filtrano i raggi del sole garantendo  il passaggio della luce ma non del calore, e permettono di abbassare il consumo  energetico di un buon  25% .
Sensori applicati in tutti gli uffici  regolano l'accensione delle luci a seconda della reale necessità,  rilevatori di movimento interrompono l'elettricità automaticamente quando gli ambienti restano vuoti, e le piante vengono annaffiate grazie ad un sistema di raccolta delle acque piovane.
Nell’atrio scorre una scenografica  una cascata di acqua riciclata, che io non ho potuto vedere perchè era domenica mattina e tutte le porte erano sprangate.























4 commenti:

CONSIGLI MUSICALI ha detto...

Egregia Signora..il tono è un po' ironico ma allo stesso tempo doveroso!!!Ho scoperto il suo blog quasi per caso mentre ero ala ricerca di "posti particolari" da visitare a New York e così mi sono messo a leggere i vari post...per chi, come me, è appassionato di Architettura, di Fotografia e Viaggi non è stato facile trovarci molte cose interessanti e, cosa ancora più importante, molti input per altre ricerche e approfondimenti personali...se poi devo essere ancora più sincero (e so benissimo che mi sto avventurando in un campo minato..ma spero che lei possa davvero capire "il senso" delle mie parole) la cosa che ancora di più mi affascina e rende il suo blog ancora più interessante è la sua età. L'idea che lei sia una persona ancora piena di interessi, ancora con la voglia di cimentarsi nelle nuove tecnologie e, allo stesso tempo, con un bagaglio di esperienze e conoscenze così vasto...E glielo dice uno che appena scritto la propria madre su facebook per darle la possibilità di rimanere in contatto con le sue alunne del corso di scrittura...
Tutto questo per dirle che la trovo una persona interessante e che quindi non mi resta che farle i complimenti!
Ultima cosa che vorrei aggiungere è che prima io mi sono definito "amante di Architettura e Fotografie"..sì questo è vero ma purtroppo questa passione è nata troppo tardi così poi sono finito a fare tutt'altro nella vita (export manager di una azienda tanto per intenderci) così mi rimane poco (praticamente zero) tempo da dedicare a questo mio interesse...quindi, se per lei non è un problema,volevo chiederle se ogni tanto poteva darmi qualche "ripetizione" su qualche architetto o su qualche città...la troverei una cosa molto interessante, magari potrebbe essere uno spunto per qualche suo post...

Scusandomi per il disturbo le auguro Buona Domenica

dede leoncedis ha detto...

distinto signor Consigli Musicali, ho molto apprezzato la Sua gentile missiva, ho perfettamente compreso lo spirito delle Sue parole e sarei davvero contenta di proseguire nello scambio di informazioni, anche in considerazione del fatto che, essendo io appassionata di musica ed in special modo di jazz, una consulenza informata e approfondita da parte Sua mi farebbe davvero piacere.
A PATTO CHE Lei mi permetta di continuare ad illudermi che l'età anagrafica sia un dettagli trascurabile e che i nostri rapporti possano proseguire su un piano di parità.
In poche parole, diamoci del tu

Mari ha detto...

ciao Dede - io sono proprio sfacciata e do del tu a tutti, tranne in Germania, per caritá - non sono ancora passata di fronte a quest edificio, ma qualce anno fa sono entrata in questo
www.hearstcastle.org

e ho avuto le vertgini per lo sfarzo di ogni singolo angolo

la piscina con le piastrelle fatte arrivare da Venezia é stato il top, ma anche il giardino neo-classico mi ha impressionato assai...

dede leoncedis ha detto...

non sei affatto sfacciata Mari, una delle cose che ho apprezzato dei più nel web è l'abolizione del Lei. io ho sempre sofferto molto l'incertezza sulla questione, mi sembrava di prendermi una confidenza non a tutti gradita, adesso finalmente non si fanno più tutte queste storie.
ho visto il sito di heartcastle, uno spatusss molto ammmericano!

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