Non vorrei alimentare false impressioni: in pasticceria sono una schiappa, non ricordo mai di pesare gli ingredienti, non ho pazienza, mi appunto diligentemente la ricetta e perdo immediatamente il foglietto, con la conseguenza inevitabile che ogni volta mi viene fuori una cosa diversa, l'unico comune denominatore è che quasi mai mi riesce quello che mi ero proposta di preparare. Per giunta mi sono pure messa a frequentare amici di pentola, reali o virtuali non importa, perchè tutti sono dotati di un talento strabiliante, e dunque io mi sono sempre prudentemente tenuta alla larga da sconsiderate illusioni biscottificatorie.
Poi nella mia vita è entrato Mustafa. Di poco più anziano delle mie figlie, appena arrivato in Italia, aveva suonato allo studio con una borsa piena di fazzoletti di carta. Parlava un italiano ancora stentato, ma sufficiente per raccontarmi della giovane moglie e dei tre bambini che lo aspettavano in Marocco. Comprai i fazzoletti e cominciammo a fare amicizia. La volta dopo gli comprai una tajina, poi un'altra e poi un'altra ancora. Ne parlai su vari forum che allora frequentavo, e mi trasformai in spacciatrice di tajine fino a saturare il mercato.
Nel frattempo erano arrivati in Italia anche la moglie, poco più che una ragazzina, timida e con grandi occhi di un grigio così chiaro come non ne avevo mai visti, e i bambini. Portarono in regalo dei biscotti,
Piacquero talmente tanto a tutti che organizzammo anche una lezione per carpirne i segreti.
E' passato un po' di tempo da allora, la famiglia ha ottenuto la cittadinanza italiana e io sono contenta che siano corsi a comunicare la notizia a noi per primi.
Le mie amiche hanno imparato a preparare dei biscotti di Natale fantastici, io no. Non avrei mai il coraggio di deludere tutti coloro che a Natale aspettano l'ambito sacchetto: per loro la moglie di Mustafa è un vero mito e con i miti non si può mica competere.
Potrebbe però essere l'ultimo anno: oggi insieme con la fornitura regolamentare
è arrivata anche la notizia che la famiglia sta crescendo e sono in arrivo due gemelli.
Il prossimo Natale: Mulino Bianco per tutti.
9 commenti:
Molto bella questa tua amicizia con la famiglia marocchina,qui ce ne sono tante e sono ben integrate.Sono certa che quei biscotti siano buonissimi,profumati di spezie...ricchi di tradizione.Bel post davvero.
Dede mi fai morire...grazie per questa storia di amicizia...fai gli auguri alla moglie di Mustafa' per i gemellini in arrivo da parte mia...pero' ora che ci hai fatto venire voglia....devi mettere in rete ricette e modalita' biscottifere - non in arabo! Roberta
quei biscotti hanno una faccia bellissima: crete volute, certi ricci, certe zuccherosità...su, su, qualche ricettuzza, sputarla fuori, grazie. e poi non facciamo dei due innocenti gemelli degli assassini di biscotti.
Dede,
ricordo benissimo la storia delle tajine , di qualcuna che andò anche rotta alla consegna!!
Una bella storia natalizia hai portato con le tue parole...per la pasticceria...anch'io sono una frana...oggi ho fatto le raviole dolci bolognesi, almeno quelle!! Anch'io vado a occhio, anch'io faccio una gran confusione con pesi e misure e foglietti...
Buona notte...e tanti Auguri di Buone Feste..
a presto!!
dimenticavo: tanti auguri :))
Hei, che bel racconto visivo e non, proprio dei migliori!
Per gli auguri mi sposto alla prossima e ora mi unisco al gruppo Artemisia che ti chiede le ricette..
giusto per sbavarci un poco sopra che il forno da mò che è spento..sciagurata me!
una tajine prego ;-)) le hai finite? vabè mi accontento della simpaticissima storia ^_____^
sono giorni che tento invano di rispondere, tutta colpa della mia connessione casalinga che rifiuta di collaborare, scusate tutti. In extremis mi auguro di riuscire a rispondere almeno per dire che le tajine non sono affatto esaurite, ne abbiamo una scorta sufficiente per esaudire qualsiasi richiesta!
che incanto, Dede, grazie per questa storia (io ricordavo gli episodi delle bellissime tajine) che al momento mi entusiasma solo perché la so tua ed ora mi leggerò felicemente!
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