lunedì 18 maggio 2009
Tate Modern
" A Londra il museo di arte moderna più visitato al mondo cambierà presto faccia. Gli architetti di Basilea Herzog & De Meuron hanno presentato il progetto definitivo .....L’inizio dei lavori è previsto per il 2009. L’obiettivo è terminare in tempo per i giochi olimpici del 2012 che si terranno proprio nella capitale inglese....." Effettivamente i lavori sono ufficialmente iniziati, anche se per il momento non si vede ancora molto a parte il cartello. Ci siamo dovuti perciò limitare ad apprezzare la Tate Modern così come appare oggi, e devo dire che è stato proprio un gran bel vedere, cosa che d'altra parte era ampiamente immaginabile visto che nel 2001 i due architetti grazie alla riconversione di questa vecchia centrale elettrica si sono meritati il Pritzker Prize, che è come dire il Nobel per l'architettura. Molto ammirata per la sua architettura, è invece piuttosto discussa per i suoi contenuti perchè i critici la accusano di mostrare parecchie lacune nelle sue collezioni d'arte. Sarà così certamente, queste sono obiezioni che io non sono in grado di valutare, resta però il fatto che questa è la galleria d'arte contemporanea più visitata al mondo, ed è pure il luogo più frequentato di Londra, ancora prima del British Museum. Curioso il destino della stragrande maggioranza dei musei fatti negli ultimi anni: la gente corre a frotte per vedere l'edificio, e solo se le avanza tempo butta una occhiata distratta anche alle opere che ci sono dentro. Cosa che abbiamo fatto regolarmente pure noi, lo ammetto. Non ci siamo fatti scappare l'enorme e scenografico atrio d'ingresso con il grande specchio deformante, la sala delle turbine che è stata accortamente lasciata così com'era, il fantastico bookstore che nei musei non manca mai e in cui una spendacciona come me finisce sempre per dilapidare delle fortune Non abbiamo esaminato in lungo e in largo tutte le collezioni, questo è vero, ma abbiamo potuto vedere che anche qui viene custodita una ennesima versione della Venere degli stracci che Pistoletto ha disseminato per i musei di mezzo mondo, suscitandoci la inevitabile domanda: avrà fatto una convenzione con la san vincenzo per trovare tutte quelle montagne di vestiti usati? (foto vietatissime nei padiglioni espositivi, dovete credermi sulla parola). E abbiamo anche potuto capire che, lacune o non lacune, tra avanguardie del primo novecento cubismo futurismo surrealismo arte povera arte concettuale degli anni sessanta e compagnia bella, ci sarà bisogno di farci altre visite e spenderci un altro bel po' di tempo.
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3 commenti:
è un museo che non potuto ancora visitare...
Non l'ho visitato ma devo anche ammettere di non avere un debole per l'arte moderna.Ciao e buon lunedì.
La Tate da sola varrebbe la messa!
Santa Rayan aiutaci tu.
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