venerdì 20 febbraio 2009

Siamo nell'anno del bufalo

Bello il capodanno cinese, niente da dire. Bello bello bello. Un diluvio di miss le più, ragionevolmente infagottate dentro piumini rosso lacca, ma un drappello di temerarie volteggiava sorridente da un fotografo all'altro in diadema e tacchi a trampolo con la speranza che nessuno si accorgesse della loro pelle d'oca. C''erano anche alti papaveri in cappotto e cappello nero, molto più simili a capibastone in missione segreta piuttosto che ad allegri buontemponi in gita sociale. E c'erano draghi colorati, fotografi appollaiati per ogni dove e poliziotti, una caterva di poliziotti dappertutto. E last but not least, tantissima gente. Incredibile in tempi normali immaginare quante persone possano stiparsi in quelle strade strette. Io, per non correre il rischio di perdermi neanche un minuto dello spettacolo, mi ero piazzata in prima fila con la mia macchinina fotografica ben prima che arrivasse il grosso della gente, e così ho potuto cogliere con un fremito di emozione il primo rullare dei tamburi. Poi i partecipanti alla sfilata hanno cominciato a disporsi in bell'ordine e i tamburi hanno alzato il volume delle rullate. Sono arrivati i fotografi, e i tamburi giù a rullare ancora di più. Poi è stata la volta del combattimento tra i draghi, in un crescendo di rullate inenarrabile. Ad un certo punto ho capito che i miei timpani erano stati triturati a sufficienza, avrei voluto salutare la bella compagnia e tornarmene a casa, ma un magma umano inestricabile aveva riempito ogni minimo anfratto e non mi è rimasto altro da fare che restare lì fino alla fine

2 commenti:

erika ha detto...

sono tutte belle le foto, ma la mia preferita è il signore con i palloncini. :-)

la belle auberge ha detto...

bello e variopinto!

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