lunedì 30 giugno 2008

già che siamo in tema di architettura: Alvar Aalto al MIT

MIT: Massacchusset Institute of Technology, una delle università scientifiche più note sulla faccia della terra. Sarebbe stato molto interessante girare per tutto il campus, ma noi non avevamo molto tempo a disposizione, e così ci siamo concesse solo una brevissima puntata, giusto il tempo di rivedere i dormitori progettati da Alvar Aalto , che all'epoca vi insegnava, intorno alla fine degli anni quaranta. Risalgono al 1948 questi edifici dalla forma a serpentina, in cui i servizi comuni si trovano nella parte concava e in cui le camere per gli studenti hanno un andamento irregolare e sinuoso. I fabbricati sono in mattoni, interrotti soltanto dal blocco della scala esterna trattata ad intonaco, che diventa l'elemento fortemente caratterizzante di tutto il complesso. All’interno si può rilevare tutta la genialità del progetto di Aalto nella disposizione delle camere e degli spazi di soggiorno e di incontro, ma sono tutti spazi privati ad uso degli studenti e interdetti ai curiosi. Purtroppo le mie foto parziali e lacunose non permettono di cogliere la forma degli edifici, e di conseguenza risulta impossibile comprendere quanto sia stretta la connessione tra la costruzione e lo spazio aperto circostante, dovete credermi sulla parola. Oppure andare a controllare di persona. Se propenderete per la seconda opzione sappiate che non ve ne pentirete.

10 commenti:

ComidaDeMama ha detto...

non ero riuscita ed entrare qui nella baker house

dede leoncedis ha detto...

c'erano di mezzo le lauree e un certo via vai di genitori in cui ci siamo subito mimetizzate

ComidaDeMama ha detto...

fortunate, veramente!

ivana ha detto...

Ciao Dede,

grazie di questo articolo!
Senz'altro conoscerai la Chiesa di Riola, un paesino dei colli bolognesi, che impegnò i Grandi Lavori negli anni 1973-75.
La visitai in quegli anni e l'impressione è davvero questa che descrivi, come se il movimento di quelle enormi onde volesse alleggerire i materiali, e gettasse una sfida agli equilibri naturali!
Ci sono stata tempo fa ma quella essenzialità mi è rimasta dentro!

Ciau

ivana ha detto...

penso di avere sbagliato le date ma so che era in quegli anni, e che era un brigoso portare a termine...ma devo guardare un po' meglio!!!!
Scusa!
Deve essere forse l'unica opera in Italia di Aalt!
ciauu!

dede leoncedis ha detto...

la chiesa di riola conosco solo dalle fotografie, Ivana. prima o poi andremo a fotografarla, lo diciamo sovente e fino ad ora non l'abbiamo mai fatto, come succede sempre quando il posto è troppo vicino a casa. che asinata

ivana ha detto...

Hai ragione...

meglio che mi metta in lista anch'io per una rinnovata visita, dopo trent'anni!!!
In genere nel fine settmana, se non ci sono impegni di pranzi in famiglia, per scavarci dalla nostra afa, facciamo sempre delle capatine nei colli, ma da un po' a questa parte siamo sempre andati verso nord, modenese, reggiano, parmense...meglio che ci riprendiamo le abitudini di andare nel mio bolognese!!!!


ciau!!!!

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

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