mercoledì 24 ottobre 2007

Alvar Aalto





Non ha certo bisogno delle mie parole. Che sia un vero gigante dell'architettura lo sanno perfino i sassi. Lo è a tal punto che a casa sua in Finlandia, hanno messo la sua immagine perfino sulle banconote.
Noi lo avevamo studiato sui libri, lo conoscevamo e lo ammiravamo, ma vedere le sue opere dal vivo, nel luogo e nell'ambiente per cui erano state progettate, è stata una vera emozione. Siamo andati anche a cercare la sua casa per le vacanze, una piccola casetta in mattoni. In realtà più che cercarla la scoprimmo per caso: sapevamo soltanto che doveva essere da quelle parti, c'era una cassetta per la posta con il nome: AALTO. Seguimmo il sentiero per un paio di chilometri dentro al bosco e ce la trovammo davanti all'improvviso. Intimiditi, non osavamo fotografare, e allora bussammo per chiedere il permesso. La moglie (era proprio lei, riconoscibilissima dalle fotografie) ci autorizzò, fece anche un abbozzo di conversazione commentando l'insistenza delle zanzare, e noi muti e rigidi come due baccalà. Avremmo potuto tirar fuori due parole, chiederle di entrare per vedere la casa all'interno. Niente. Paralizzati. Non me lo sono mai perdonato.
Qualche giorno fa ho passato allo scanner le vecchie foto, e mi è venuta una gran voglia di sostituirle con delle foto digitali. chissà, magari l'anno prossimo.







queste che seguono sono invece già foto digitali: una bella villa in Estonia, a Tartu, fotografata nel 2004.


Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin