lunedì 25 febbraio 2008

Women in red


















Parliamo un po' di seta. Non la Seta di Baricco, la seta che si produce dai bachi ancora oggi allevati artigianalmente nelle case degli agricoltori Uzbeki. A quanto ci ha detto Saida, la nostra guida, non si tratta esattamente di una libera scelta: il governo appioppa un certo numero di larve ad ogni agricoltore, e sta a lui trovare foglie di gelso in quantità sufficiente per nutrire e crescere le larve, che all'inizio consumano circa tre chili di foglie al giorno per arrivare ai trecento chili e più quando i bachi sono completamente sviluppati. Trecento chili di foglie che ogni giorno bisogna mettere insieme tagliando rami di gelsi e solo di gelsi. Niente altro, in fatto di dieta i bachi sono intransigenti. Di pari passo con l'aumento della voracità delle bestiole, il loro ingombro cresce dal metro quadrato occupato all'inizio, fino ad occupare una superficie pari a tre stanze. Raggiunta la crescita completa, smettono di mangiare e per una settimana si avvolgono nel bozzolo di fibre di seta, dal quale verranno estratti previa bollitura, per non rischiare di rompere i sottili filamenti: circa un chilometro di filo per ogni bozzolo di quattro centimetri. E saranno estratti, inutile dirlo, prelevando a mano i bozzoli dentro l'acqua bollente.
Lavoraccio infame, se posso esprimere il mio parere, pagato la miseria di uno/due dollari al chilo di filato.
Ho scritto agricoltore, lasciando immaginare che sia lavoro da uomini, ma non è così: sono per la maggior parte le donne ad occuparsene, come si occupano della stragrande maggioranza dei lavori manuali, anche i più pesanti. Donne uzbeke, lontanissime dalla parità con l'uomo, impegnate nei lavori più duri in campagna come nelle città, segnate dalla fatica eppure belle, fiere e signorili nei loro lunghi abiti colorati di rosso.

3 commenti:

papavero di campo ha detto...

seta colori donne in un rapporto diverso a seconda della geografia e del destino di nascita

grazie del commento:immagini e spiegazione toccanti

artemisia comina ha detto...

un diluvio di bellezza colorata, spero godibile anche dalle signore uzbeke.

dede leoncedis ha detto...

già, speriamo. a vederle non sembra che abbiano così tante occasioni per godere del diluvio di bellezza colorata. Ma nonostante questo, sanno regalare sorrisi luminosissimi

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